La rinascita del Paese passa dal Web 2.0 e dalle tecnologie statunitensi. Con l’aiuto del Dipartimento di Stato e la benedizione del suo Segretario
L’annuncio è stato dato dal portavoce del Dipartimento di Stato americano , Robert Wood: Google, AT&T, YouTube e Twitter sono partiti per l’Iraq per capire come migliorare le condizioni di vita locali. Secondo il Dipartimento, le nuove tecnologie sarebbero in grado di rafforzare lo stato civile, aumentare la trasparenza, diminuire la corruzione e in genere alimentare la coesione. In che modo lo faranno non è stato però chiaramente specificato. La missione tecno-diplomatica, la prima del genere in Iraq, è cominciata il 19 aprile e durerà fino al 23.
La delegazione è composta da nove dirigenti di alto livello, amministratori delegati, vicepresidenti e manager. Fra gli altri partecipanti al viaggio vi sono anche Howcast, sito di riferimento per i video amatoriali; Meetup, per la creazione di community; Automattic/Wordpress, per il blogging; Blue State Digital, sito che fornisce strumenti per la raccolta fondi, consigli legali e social networking.
“Gli iracheni pensano a come trasformare le nuove tecnologie in uno strumento dello ‘smart power'”, ha aggiunto Robert Wood durante il briefing per la stampa, “e noi la consideriamo un’opportunità per invitare l’industria tecnologica americana a partecipare a questa genesi creativa”.
La missione avrà incontri di lavoro con autorità del Governo iracheno, rappresentanti della scuola del settore pubblico e privato, aziende irachene di tecnologia e gruppi appartenenti alla società civile del Paese.
“Il segretario di Stato Clinton caldeggia fortemente l’utilizzo di questi strumenti, inclusi i new media emergenti e le nuove tecnologie per la comunicazione, per incrementare le capacità che aiuteranno la diplomazia non solo con i governi, ma anche con le persone e tra società diverse”, ha concluso Wood.