Qualcuno parla di applicazione rivoluzionaria. Per Wave, l’ultima scommessa di Google, è cominciato oggi il conto alla rovescia.
Centomila beta tester metteranno a dura prova il software attraverso il quale Google punta a favorire l’interazione e la comunicazione fra le persone, offrendo fra l’altro la possibilità a più utenti dislocati in punti diversi di lavorare in progress, in tempo reale su uno stesso documento o una stessa email.
Posta ma anche chat, photosharing, conference call in quella che punta a diventare una nuova piattaforma di comunicazione. Sui pc dei comuni mortali Wave dovrebbe arrivare entro la prossima primavera. Gli utenti-cavia di questa prima fase possono includere nella sperimentazione un certo numero di amici, in una sorta di allargamento virale dellla comunità ristretta chiamata a scovare i bachi del software. I genitori di Wave sono illustri: si tratta dello stesso gruppo di lavoro che ha creato Google Maps, successo planetario, guidato dai fratelli australiani Rasmussen.
Wave promette molto: in una sola schermata raggruppa le e-mail, gli instant message, e tutte le soluzioni esistenti per il video e l’audio sharing. Insomma, massima convergenza multimediale per scambiarsi testi, immagini, video, musica e conversare, il tutto in tempo reale e allargato a una situazione di gruppo.
E’ anche una sorta di registratore virtuale: potrò sempre riavvolgere la conversazione – anche a distanza di giorni – e vedere quello che è stato discusso e casomai aggiungere dei nuovi contenuti o apportare delle modifiche a quelli già pubblicati.
Tutti aspetti, come l’attenzione per le potenzialità di internet in mobilità, che spingono a vedere chiaro il terreno sul quale Google vuole andare all’attacco: quello dei social network come Facebook o MySpace. Insomma, l’obiettivo ambizioso è quello di proporsi come nuova piattaforma di riferimento per la comunicazione del web dei prossimi anni.