Twitter e le celebrità banali

Non attira i giovani e privilegia i rapporti triviali: questa, in sintesi, l’analisi del fenomeno Twitter. I personaggi più popolari nel sito di microblogging lo sono perché sembrano “autentici”.

Molti attori, star della tv e della musica pop hanno una popolarità su Twitter molto superiore a quella del ‘mondo reale’.  Altri, famosissimi, non hanno un numero così rilevante di ‘followers’.

Tutto dipende dalla capacità di ciascuno di loro di stabilire legami personali, è il responso gli esperti. L’attore Ashton Kutchner è al numero uno della classifica dei più popolari, con più di tre milioni di fans su Twitter. LeVar Burton, della serie tv “Star Trek”, è più noto della cantante pop Lady Gaga.

La musicista Zoe Keating suona uno strumento impegnativo, il violoncello, ma nonostante questo ha 200 mila ‘followers’ in più del più noto ex-boy band Justin Timberlake. Il re di Twitter Kutcher è seguito da vicino nella classifica della popolarità dalla presentatrice tv Ellen Degeneres e dalla cantante pop Britney Spears.

Il consultore di Altimeter Group, Jeremiah Owyang sostiene che, su Twitter, “la notorietà di un nome non porta poi così lontano”. Essere una celebrità non è garanzia di avere un seguito, affermano gli esperti.

Per riuscirci, bisogna creare un rapporto personale con il pubblico, basato sull’autenticità e non nell’auto-promozione. Per esempio, se parlano di cosa faranno a Natale o del fine settimana appena trascorso, il dialogo con il pubblico può avere inizio.

Sono celebrità che, almeno in apparenza, partecipano attivamente allo scambio di messaggi e non delegano l’aggiornamento ad un qualche assistente personale.

Il sito di microblogging ha una gerarchia propria per attribuire la popolarità. In alto nella classifica ci sono quelli che l’hanno scoperto presto, all’incirca quando è stato creato, tre anni e mezzo fa.

Conta anche l’età della star. Twitter è in genere snobbato dai ragazzi con meno di 25 anni, secondo un rapporto Nielsen, il che incide sulla sua popolarità. “Questo spiega perché la presentatrice tv Oprah Winfrey è così popolare, anche se non aggiorna spesso il suo sito”, è la valutazione di Mark Evans, dell’azienda di analisi dei media Sysomos.

 

Ma le major non stanno a guardare

La major hollywoodiane non ne vogliono più sapere: Twitter e Facebook entrano nei nuovi contratti milionari con le loro superstar clausole che vietano l’uso dei sistemi di microblogging e i social network.

Gli studios non sono preoccupati degli scandali degli attori troppo inclini a raccontare i loro affari privati, vedi Demi Moore e Aston Kuchner, ma dalla loro propensione a spifferare i segreti dei film o delle serie che stanno girando.

Tra gli attori che si vedranno applicate le nuove clausole, scrive il Daily Telegraph,  Cameron Diaz e Mike Myers, entrambi impegnati nella realizzazione di un nuovo episodio delle avventure di Shrek, prodotto dalla DreamWorks.

Secondo Hollywood Reporter,  in un recente contratto stipulato da un attore con la Disney comparirebbe l’esplicito divieto di usare “qualsiasi social network come Facebook o Twitter”.

All’origine del nuovo vincolo – che lascia intendere il diritto delle majors di spiare le comunicazioni degli attori sotto contratto – i numerosi fughe di notizie su serie televisive e film.

Tra questi Paula Abdul, giudice dello show ‘American Idol’ che annunciò le sue dimissioni all’insaputa della Fox o Greg Grunberg, star della serie Heroes, che ha ‘twitterato’ i particolari dell’ultima puntata prima che fosse registrata, lasciando intendere che non ci sarebbe stata una quarta stagione.

Twitter ha avuto circa 21 milioni di ‘followers’ individuali nel mese di settembre, secondo comScore. Il numeri degli iscritti si aggira sui 18 milioni di persone secondo eMarketer, ma la maggior parte non è assidua negli aggiornamenti. Il sito di microblogging è il quarto tra i social network negli Stati Uniti dopo Facebook, MySpace e Tagged.

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