Cosa fa l’astronauta giapponese? Fotografa

A febbraio ha ‘twittato’ Bologna innevata. Il 10 aprile, ha inviato un affascinante scatto di Milano che somiglia a un mosaico. Il giorno seguente ha confermato la bellezza della baia di Rio de Janeiro vista dallo spazio.

L’astronauta giapponese Soichi Noguchi, “Astro Soichi”, si trova dal dicembre 2009 sulla ISS, la Stazione spaziale internazionale. Dalla sua postazione di lavoro fotografa il mondo sottostante e mette gli scatti su Twitter.

E’ un ingnegnere di volo della Jaxa, l’agenzia spaziale nipponica, e tra i suoi compiti c’è anche quello del registro fotografico della missione. Un bravissimo fotografo, come da tradizionale iconografia del Sol Levante.

 

 

Alcuni dei suoi scatti, come nel caso di Rio de Janeiro, sono stati fatti “su richiesta”.  Altri, come le immagini di Concepcion, nel Cile, all’indomani del terremoto del 1 marzo, sono un documento scientifico e allo stesso tempo una dimostrazione di partecipazione. Nella didascalia, infatti, è scritto ”Concepcion, Chile. Mega earthquake (M8.3) hit this city this morning. Photo taken a few hours ago. We pray for you”.

Altri scatti “italiani” dell’astrofotografo riguardano il Lago di Garda, le Alpi, Palermo e Roma. Chi fosse interessato a un’immagine spaziale specifica, si affretti a chiederla via Twitter, dove i followers di Soichi sono quasi 200 mila. La missione del giapponese durerà fino al mese di maggio.

Astronauta qualificato

La sua biografia sul sito della Nasa recita: Soichi Noguchi si è diplomato all’Università Imperiale di Tokyo in ingegneria aeronautica nel 1989. Nel 1991 ha conseguto il dottorato. È stato selezionato come candidato astronauta dall’Agenzia Spaziale Giapponese nel 1996 e dall’agosto dello stesso anno ha seguito l’addestramento al Johnson Space Center.

Nel 1998 ha ottenuto la qualifica di specialista di missione ed ha seguito l’addestramento per i sistemi spaziali russi. È stato assegnato al supporto tecnico per il JEM della Stazione Spaziale Internazionale.Nell’aprile del 2001 è stato assegnato all’equipaggio della STS-114 dello Shuttle partita il 26 luglio 2005 e rientrata il 9 agosto. In seguito ha partecipato alle missioni di lunga durata ‘Expedition 22’ e ‘Expedition 23’ sulla Stazione Spaziale Internazionale.

(c.g.)

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