I blog e la neve nera sull’Islanda

“All’improvviso si è sentito un forte rumore e tutto si è oscurato”. E’ una delle testimonianze sull’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull, in Islanda, che si possono leggere nei blog.

Uno dei termometri per verificare come l’Islanda, anche attraverso la Rete e i social network, stia vivendo questo momento è il blog di Alda Sigmundsdottir, scrittrice, traduttrice e blogger islandese, che vive a Reykjavik.

The Iceland Weather Report

La Sigmundsdottir collabora con la sezione “Comment is free”, del quotidiano britannico The Guardian. Il suo blog, “The Iceland Weather Report”, ha pubblicato una foto aerea scattata dell’Icelandic Civil Defence che riprende le tre bocche del vulcano: l’immagine sembra quella di un mostro o il volto deformato dell’Urlo di Munch. “La faccia dell’eruzione”, titolava la blogger.

“Le persone che hanno visto l’eruzione raccontano cose incredibili. Dicono che ieri sera, improvvisamente tutto si è oscurato al passaggio della nuvola di cenere. In alcune zone la cenere ha provocato come una spruzzata di ‘neve nera’. Il mio pensiero va ai contadini che hanno avuto i campi distrutti e ai loro animali che sono in pericolo”.

Iceland Chronicles

“In citta’ nella stessa Reykjavik, la gente non si mostra molto preoccupata dell’eruzione – racconta Harry, ideatore di “Iceland Chronicles”, un blog di informazione islandese – anzi, ci scherza su. Ma se ti sposti tra le migliaia di persone evacuate negli ultimi due giorni e soprattutto tra i contadini, le cose cambiano”.

Solo tre settimane fa questo vulcano era solo un’attrazione per turisti. “La cenere che esce dal cratere – spiega ‘Mike il geologo’ in un post sul blog della Sigmundsdottir – è formata da rocce e cristalli polverizzati, con la consistenza di una sabbia fine. E si produce quando il magma forma una specie di spuma, come quella della birra. Di solito i vulcani islandesi, a differenza di quelli indonesiani, nei Caraibi e nel Sud Italia, producono poca cenere perché generalmente eruttano basalto, che non contiene molto gas. Ma quello che stiamo vedendo ora è, per così dire, la ‘schiuma’ della birra. A a breve la gran parte dei gas si consumera’ e comincerà a sgorgare lava liquida”.

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