Il Pulitzer non va bene per l’iPhone

Dopo aver vinto la scorsa settimana il premio per la satira, Mark Fiore è stato contattato da Apple per una sua application per l’iPhone, rifiutata da Cupertino a dicembre.

Fiore, bravissimo fumettista americano, ha vinto il prestigioso premio Pulitzer di giornalismo per una vignetta pubblicata sul sito online del San Francisco Chronicle. Finora la Apple lo aveva messo alla porta giudicando il suo lavoro troppo trasgressivo: le sue tematiche erano sembrate troppo scomode perché la satira del vignettista, si sosteneva, “ridicolizza personalità della vita politca”.

 

Nessun commento ufficiale da parte della Apple sull’eventuale marcia indietro, ma Steve Jobs in persona, rispondendo su Twitter alla domanda di un follower, ha detto che il caso Fiore “è stato uno sbaglio in via di correzione”. La notizia è stata riportata dal New York Times.

La vicenda Fiore-Apple ha sollevato interrogativi sul controllo che la società di Steve Jobs opera sui contenuti editoriali appoggiati ai suoi prodotti, come ha ha osservato Erica Ogg di CNet.

In un link pubblicato sul sito di Mark Fiore, inoltre, si può trovare un interessante articolo della Columbia Journalism Review dal titolo “It’s Time for the Press to Push Back Against Apple”,  nel quale l’autore, Ryan Chittum, spiega perché la stampa dovrebbe occuparsi seriamente della questione. Le inquietudini di quanti non condividono la politica di Apple sembrano esser aumentate anche alla luce della sempre maggiore presenza di giornali online sull’iPad.

(c.g.)

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