Tanta rabbia e sconcerto ma anche parole d’incoraggiamento. Infuria la polemica sul web dopo l’uscita di SuperMario in Champions. Tifosi divisi sui social network, passano dall’insulto all’esaltazione.

“MiniMario via dall’Inter”, si legge in un post su Facebook. E ancora: “Prendi esempio da Roberto Baggio, che baciava le maglie dei club per i quali giocava”.

Altri fan la pensano in modo diametralmente opposto: “Sei sempre il migliore!!! lasciatelo giocare in pace!!!!” Oppure, in modo più strumentale: “Mario sei un grande!hai capito tutto, non ti meritano! vieni al Milan!”.

Non c’è perdono né condanna definitiva per Mario Balotelli, dopo aver lasciato di stucco San Siro e gli ultra’. L’attaccante, entrato a 20′ dalla conclusione della partita di Champions League Inter-Barcellona, ha risposto con gesti e insulti ai fischi del pubblico. Al termine della gara ha scaraventato la maglia nerazzurra sul prato.

“Spero che lo vendiamo”, afferma un temerario. Il popolo interista sul web è spaccato: nessuno o quasi giustifica Mario Balotelli per il suo atteggiamento. “Nessun tipo di alibi”, recita uno dei tantissimi messaggi nella discussione ospitata da Interfans.org, uno dei forum più frequentati dai tifosi nerazzurri.

C’è chi si limita al rilievo sulla prestazione agonistica: “Abbiamo rischiato il prendere il secondo gol per colpa sua che camminava, andava per margherite sul campo”, evidenziano i più critici.

Qualcuno spera nelle scuse del calciatore, altri ancora cercano in qualche modo di giustificarlo: “E’ chiaro che non ha la testa, la situazione sarà sempre la stessa”, scrive un navigatore. E c’è chi, paternalisticamente, invita il giovane attaccante ad una “riflessione profonda”.

L’allenatore dell’Inter José Mourinho ha voluto rispondere a chi lo ha sempre criticato per la gestione del giocatore: “Dicevano che ero io lo stupido”. Ma subito dopo ha annunciato che sabato contro l’Atalanta “Balotelli gioca, spero che abbia capito come farsi perdonare dal pubblico”.

Di certo, ha capito come farsi odiare dalla curva. E come  portare l’attenzione dalla sua parte.