Una piccola applicazione fa tremare l’industria discografica internazionale. Mulve non è un peer-to-peer come Napster, non richiede l’installazione di un programma, ha un catalogo di oltre 10 milioni di brani, la velocità di scaricamento è sorprendente. La Riaa (la Siae americana) ha già messo in campo gli avvocati.
Il funzionamento è semplicissimo, basta avviare l’eseguibile, cercare la canzone desiderata e cliccare su “Save”. Attraverso una connessione HTTP si riesce a scaricare con eccellente velocità qualsiasi file MP3.
Mulve (contrazione di “MUsic LoVEr”) ha conquistato le cronache dei giorni scorsi per la natura innovativa del suo servizio di download di brani musicali. L’applicazione preleva musica da un broad array di server veloci in Russia.
Gli sviluppatori hanno creato un database di 10 milioni di tracce con alta velocità di download (“si arriva a picchi di 800kb/s con una normale connessione Adsl” dicono gli esperti). Il programma gira su su Windows ma, per gli utenti Linux, i soliti geek fanno sapere che l’applicazione è facilmente utilizzabile con Wine.
Il sito, comparso una settimana fa, è stato subito preso d’assalto e per qualche ora è andato giù. Prima per l’eccessiva richiesta, poi, dicono i bloggers, ad opera degli avvocati della Riaa (Recording Industry Association of America) la società che rappresenta i distributori dell’industria discografica negli Stati Uniti.
Il download era tornato operativo per qualche ora, ma non è durata a lungo: è stato modificato con un link vuoto. Segno che gli interessi in gioco sono davvero tanti.
(celia guimaraes)