Le spie infedeli e il worm misterioso

Arrestate in Iran le spie informatiche che avrebbero cercato di sabotare i computer di controllo delle centrali nucleari, infettandoli con il worm Stuxnet. La notizia, di fonte iraniana, non precisa però quanti sono gli arrestati, di quale nazionalità, come sono stati individuati. E il mistero sul pericoloso worm resta.

 

L’intelligence iraniana ha annunciato di aver bloccato i potenziali sabotatori del programma nucleare del Paese. I servizi segreti iraniani hanno fatto sapere di aver arrestato delle cyber-spie. Le autorità di Teheran non hanno però precisato il numero delle persone arrestate, la loro nazionalità, né tantomeno hanno rivelato alcun dettaglio sull’operazione. E non si conosce ancora la potenzialità del worm Stuxnet.

Alla tv iraniana lo stesso vice ministro iraniano dell’Industria, Mohsen Hatam, assicura che sono stati “bonificati” tutti i computer dei sistemi di controllo industriali colpiti dal worm Stuxnet.

Da circa un mese è stato lanciato l’allarme su Stuxnet che, secondo alcune fonti, avrebbe infettato i sistemi informatici della centrale nucleare di Bushehr, in Iran. Stuxnet è un worm ritenuto pericolosissimo in ambienti dell’intelligence mondiale.  Colpisce programmi della Siemens per l’automazione industriale, impadronendosi dei sistemi di controllo degli impianti produttivi.

Alcuni esperti occidentali hanno avanzato l’ipotesi che Stuxnet, diffuso soprattutto in Iran, sia stato creato da qualche Stato proprio per cercare di penetrare e sabotare il programma nucleare della Repubblica islamica, mentre in Iran si è parlato apertamente di un worm creato dai servizi americani e israeliani.

(celia guimaraes)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *