Ore 12, tutti a reggere il Colosseo

Comportarsi da turisti, aspettare il segnale, sorreggere l’Anfiteatro Flavio con le mani. Prima che faccia la fine di Pompei. Il flash mob corre sulle pagine di Facebook. E uno studio rivela: il patrimonio artistico-culturale italiano, inteso come ‘brand’, vale oltre 600 miliardi di euro; il solo Colosseo oltre 91 miliardi.

 

Su Facebook si organizza un flash mob a sostegno (letteralmente) dei beni culturali, archeologici e architettonici in Italia. L’appuntamento è domenica 14 alle 12 davanti all’anfiteatro Flavio: al suono di una sirena tutti di corsa a trattenere con le mani i muri del monumento.

Le tappe sono le seguenti: alle 11:45 il ritrovo. Non c’è un punto di aggregazione preciso, l’importante è stare nei pressi come un turista qualunque. Al segnale di allarme, alle 12 in punto (una sirena, un campanaccio, un fischietto) tutte le persone presenti dovranno correre verso il monumento come se stesse crollando improvvisamente e reggerlo.

A quel punto si tirerà fuori lo striscione “Beni culturali. Sosteniamoli”. Il flash mob si concluderà con un po’ di musica. L’evento è indetto da Sinistra Ecologia e Libertà a sostegno dei beni culturali; il Colosseo è stato scelto “come emblema dell’inarrestabile crollo che affligge il patrimonio artistico del nostro Paese”.

Un brand da oltre 600 miliardi

Il valore dei monumenti italiani è stato stimato in oltre 600 miliardi di euro. A pochi giorni dal crollo di Pompei, l’importanza economica del patrimonio artistico-culturale è stata calcolata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza.

E’ un valore che non riguarda il patrimonio tangibile, ma il brand, vale a dire l’immagine e la visibilità e che incidono direttamente sulla competitività del Sistema Paese e, grazie al suo potenziale simbolico, come sostegno alle imprese italiane nell’export dei prodotti ‘made in Italy’.

Solo per fare qualche esempio, a Roma il ‘brand Colosseo’ vale più di 91 miliardi di euro, quello dei Musei Vaticani 90 miliardi di euro, mentre i 10 milioni di lire stimati da Totò per la Fontana di Trevi, trasformati in ritorno di immagine, valgono oggi 78 miliardi di euro.

(celia guimaraes)

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