Uno dei più grandi casi di hackering della storia, 77 milioni di dati rubati e nessuna soluzione in vista. Crolla il titolo Sony in Borsa, nel timore di una mega class action. E il Governo tedesco già chiede spiegazioni.
L’incubo per la Sony sembra appena iniziato. Il titolo dell’azienda è scivolato in borsa a Tokyo, perdendo il 4,7%. E’ la prima onda d’urto dopo la massiccia intrusione degli hacker su Playstation Network e Qriocity, avvenuta lo scorso 19 aprile.
Gli investitori scappano nel timore che la compagnia debba fronteggiare una maxi azione legale di portata globale. Si parla di richieste di risarcimenti che potrebbero raggiungere 1,5 miliardi di dollari.
Secondo quanto ha reso noto la Sony martedì 26 aprile, un pirata informatico ha rubato nomi, indirizzi, date di nascita e password di 77 milioni di clienti che hanno un conto aperto con PlayStation Network, la piattaforma giochi della società. I dati delle carte di credito, archiviati separatamente, non sarebbero a rischio ma comunque la Sony nel blog dedicato all’argomento consiglia di vigilare sui movimenti del proprio conto corrente.
A tutela dei consumatori, già si è fatto avanti il Governo tedesco, chiedendo spiegazioni all’azienda giapponese tramite un portavoce del ministero per la Protezione dei consumatori. Nello specifico, vuole sapere quali dati sono stati rubati, come devono comportarsi gli utenti adesso, quali sono state le misure prese da Sony per evitare simili eventi in futuro.
(celia guimaraes)