Parte il 15/mo censimento della popolazione e delle abitazioni italiane, con una grande novità: il questionario online. Peccato che i server siano andati giù per troppi accessi. “Un successo”, secondo l’Istat.
Quest’anno con il censimento, obbligatorio, propone la modalità inedita del questionario online sul sito dell’Istat. E subito cominciano i problemi: i server non reggono gli accessi, il numero verde per l’assistenza è irraggiungibile.
“Dopo un’ora di tentativi di connettermi al sito e aprire il modulo, è comparso un messaggio, chissà perché in
inglese visto che siamo in Italia, che mi dice che il servizio di compilazione online al momento non è disponibile”, racconta alle agenzie l’ex consigliere comunale di Bologna Nicolò Rocco di Torrepadula.
Il web portesta, l’Istat spiega e si scusa.
Un successo
“Grande successo di adesioni alla compilazione del questionario via internet”, spiega l’Istat. Si parla di “punte di 500.000 accessi in contemporanea” al sito appena messo online il questionario. Un afflusso non previsto né prevedibile, secondo l’Istat. “Telecom – rassicura l’Istituto – sta già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato”.
E se il potenziamento non dovesse essere sufficiente, l’Istat ricorda che non c’è fretta: “per compilare e restituire il questionario online, come pure nelle altre modalità previste (riconsegna agli uffici postali e ai centri comunali di raccolta), c’è tempo fino alla fine dell’anno in corso”.
E’ obbligatorio (dl del 1989, n. 322) per i cittadini rispondere “correttamente” al questionario sul censimento. Chi non lo fa può incorre in una sanzione amministrativa (minimo 206, massimo 2.065 euro). Ma solo se, dopo accertamenti, si rileva che il rifiuto a rispondere alle domande è “netto e consapevole”.
(celia guimaraes)
[edit] dicono le agenzie: “Alle 17.30 erano già 80 mila i questionari on line già salvati, cioè acquisiti totalmente o in parte, sul sito del “Censimento”. E’ quanto rende noto l’Istat, spiegando che i questionari possono essere anche iniziati, salvati in modo parziale e poi completati in un secondo momento”.