Arduino e i creativi digitali

Che lo sappiate o meno, siamo alla terza rivoluzione industriale, la chiamata era dei Makers. Sono i nuovi creativi digitali, progettisti fai-da-te che inventano prodotti ad alto contenuto tecnologico grazie all’open source e alla condivisione di tecnologia.

“Internet ha creato un’esplosione di talenti e non c’è più bisogno di una fabbrica. Si può produrre con un click”. Lo ha detto Chris Anderson, direttore della rivista Wired negli Stati Uniti e micro imprenditore, uno degli ospiti di ‘Generazione Makers’, evento organizzato a Roma che ha raccontato chi sono gli artigiani dell’era digitale.

E l’Italia ha molto da dire sull’argomento. “Non c’e’ nessuna nazione al mondo dove la parola design abbia un significato così forte come qui. E questo è il momento giusto per l’Italia per diventare portabandiera del design democratico”, ha detto Anderson.

Al centro dell’eccelenza italiana menzionata dal guru di Wired c’è Arduino, un piccolo processore delle dimensioni di una carta di credito, creato nel 2004, che costa 26 euro. Un software aperto che si collega al computer e comanda una serie di oggetti.

A parlare di questo software quasi sconosciuto, creato ad Ivrea, è stato uno dei suoi inventori, Massimo Banzi. Un software open source usato dal Mit di Boston, ma anche da Apple, Panasonic e Google. E gli applausi della giornata tra creativi digitali sono stati, meritatamente, tutti per lui.

(celia guimaraes)

Il servizio

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/03/arduino-celia.mp4

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *