Google: investiremo in Italia, ma serve la banda larga

Schmidt_Google__280xFreeAl via un progetto di valorizzazione del made in Italy. Google investirà in Italia, per portare il settore agroalimentare su internet. Un progetto in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole e alimentari. L’annuncio a Roma alla presenza del ministro De Girolamo.

Google è pronta a investire in Italia, sebbene il Paese sconti un ritardo tecnologico che non lo ha ancora reso in grado di trarre benefici economici dalla rivoluzione digitale. Lo ha dichiarato Erich Schmidt, presidente esecutivo del colosso di Mountain View, chiudendo il convegno ‘Big Tent Made in Italy: la sfida digitale’, organizzato dalla societa’ californiana in collaborazione con Unioncamere.

Nel cercare la propria strada, l’Italia, in cui l’economia internet è a poco piu’ del 2% del Pil, ha dalla sua un potenziale unico che deriva dalla sua tradizione”, ha affermato Schmidt, “ossia, da quello che all’estero siamo ormai abituati a chiamare il Made in Italy”.

“L’Italia non sta crescendo, ha detto Schmidt, ma gli italiani sono molto creativi nelle piccole imprese, che sono molto solide”.

“Ma la penetrazione di internet, nel senso di e-commerce, in Italia viaggia a velocità dimmezzata rispetto agli altri Paesi europei”, ha aggiunto.

“E’ tempo che le cose cambino. Google è felice di annunciare un programma chiamato Made in Italy, la Sfida digitale, con il quale cercheremo di promuovere i prodotti italiani. Portare la gente a capire che il made in Italy è una grande risorsa”.

“Il progetto con Google – commenta il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo – rappresenterà un momento di grande comunicazione dell’agroalimentare italiano nel mondo”.

“Parliamo di un settore che incide molto sul Pil nazionale, – continua De Girolamo – che ha enormi margini di sviluppo e che può averne ancora in termini di export. Il nostro compito è quello di permettere la crescita e lo sviluppo, per dare ai giovani la possibilità di recuperare il grande sogno: lavorare in Italia e farlo dignitosamente”.

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