In principio erano le emoticon. L’evoluzione delle ‘faccine’ raccontata da Francesco Laurenti
Nate con l’idea di arricchire, in modo rapido, messaggi di testo tramite espressioni facciali stilizzate, sono diventate una sorta di estensione dell’alfabeto della messaggistica mobile e web (es. 🙂 ).
Oggi si va oltre, e arrivano le “reaction gif”: immagini animate (formato gif) della durata di pochi secondi, utilizzate dagli utenti per esprimere concetti più o meno complessi in maniera visiva e immediata, spesso citando film e personaggi famosi.
Le gif animate sono una tecnologia datata, risalente ai primi anni ’90.
Il loro utilizzo contribuì a dare un tocco di dinamismo in più ai siti web che, in quegli anni, apparivano particolarmente statici. L’avvento di “Flash”, tecnologia più evoluta e potente, ne determinò il lento declino.
Grazie alla semplicità di creazione e di utilizzo, e soprattutto al nuovo ruolo spesso esilarante che la Rete ha assegnato loro, le gif animate sono tornate a diffondersi, determinando il successo di siti popolari, come ad esempio Buzzfeed o Imgur.
Seguono alcuni esempi, con relativa interpretazione.
“Quando sto guardando fuori dalla finestra e il professore mi chiama”.
“Sono stato sbronzo tutto il weekend e gli amici mi chiedono cosa ho fatto”.
“Ho appena finito la scansione e l’antivirus mi ha trovato 150 elementi infetti”.
“Scusa, devo aver distolto la tua attenzione”.