La startup, prima nel suo genere, è diventata un punto di riferimento per chi deve affidare il proprio animale in mani sicure, cosa quanto mai difficile soprattutto d’estate, come lo sa bene chiunque abbia un cane o gatto (o iguana o acquario tropicale che sia). Ma anche gli investitori – imprenditori e professionisti – non mancano di interesse in questa nuova realtà che mette insieme le dinamiche tipiche dei social network.
PetMe è una startup digitale fondata da Alice Cimini, Carlo Crudele e Vittorio Maffei dedicata al ‘pet sitting’ con oltre 12.000 utenti registrati. Nata a luglio 2014, offre servizi per tutti gli animali, compresi quelli esotici, a domicilio e in ospitalità.
La piattaforma ha un database di 4.000 ‘pet sitter’ certificati e circa 2.000 in attesa di certificazione. Nei primi 9 mesi di vita della startup sono arrivate richieste di servizio per oltre 3.000 notti, a conferma del crescente bisogno di avere a portata di clic un ‘pet sitter’ per il proprio animale. Una formula che ha attirato anche l’attenzione di b-ventures, incubatore del gruppo Buongiorno che da due anni seleziona progetti innovativi ai quali offre spazi in co-working nelle proprie sedi italiane e straniere.
“Solo la scorsa estate PetMe era un’idea e oggi invece è una realtà, capace di rispondere alle esigenze di tantissime persone”, ha detto Alice Cimini, co-founder, ovviamente soddisfatta perché “questo nuovo aumento di capitale, che si somma ai due precedenti per un totale di oltre 400.000 euro, è una conferma del potenziale della nostra startup, ma soprattutto un ulteriore incentivo a fare sempre meglio, per rendere PetMe un punto di riferimento per tutti coloro che hanno la fortuna di vivere accanto a un animale”. Partner ufficiale della startup sono Opsi ( Obiettivo Pet-Sitter Italia, scuola professionale di pet-sitting), Fnovi (Federazione Nazionale Ordine dei veterinari) e Siua, scuola nazionale di Pet Therapy.
Celia Guimaraes @viperaviola