Andare in California sognando Milano

george_hotz

Il 76% degli studenti italiani ha intenzione passare un periodo all’estero e pensa che la destinazione ideale sia quella del mondo anglosassone: il 34% degli intervistati sogna gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito (21%) e dall’Australia (10%). L’esperienza di studio all’estero potrebbe favorire la propria carriera lavorativa per il 97% del campione intervistato e la conoscenza di più lingue o un periodo di stage fuori dall’Italia sono considerati una marcia in più nel proprio curriculum da quasi la metà (48%).

Partire per lavoro

Voglia di trascorrere un periodo di lavoro all’estero? Ce l’ha l’82% degli intervistati italiani, un numero più alto, ad esempio, rispetto ai tedeschi o francesi, che si attestano intorno al 60%. A pesare sulla scelta della destinazione influiscono soprattutto le opportunità di lavoro (39%) e la qualità della vita (27%), mentre la distanza da casa non sembra preoccupare affatto chi decide di lasciare l’Italia (1%). L’85% degli studenti italiani afferma infatti di essere pronto a lasciare l’Italia in caso non trovasse lavoro.

Fiducia nell’Italia

Solo un ragazzo su dieci però vede come prospettiva futura quella di stabilirsi definitivamente in un nuovo Paese.  Perché? Per nostalgia di casa o il timore di una nuova lingua (50% delle risposte), ma anche – qui il dato inatteso – per la fiducia nel futuro del proprio Paese. Il 73% dei ragazzi interpellati crede infatti che le opportunità di lavoro in Italia cresceranno nei prossimi anni. Gli italiani sono i più ottimisti insieme agli studenti spagnoli (76%), mentre i più preoccupati per il futuro sembrano gli studenti francesi che nel 17% dei casi temono di non trovare lavoro o che il salario non sarà adeguato.

Campione e metodologia

La ricerca è stata fatta su oltre 1500 studenti tra 18 e 27 anni in sei Paesi: Francia, Regno Unito, Italia, Germania, Portogallo e Spagna, durante il mese di dicembre 2015. A condurla una piattaforma web specializzata nella ricerca di alloggi all’estero Uniplaces, che grazie al suo background (si stima che il numero degli studenti internazionali raggiungeranno i 262 milioni nel 2020, con una crescita costante del 7% annuo a partire dal 2000) ha potuto individuare con questa indagine una tendenza all’ottimismo per quanto riguarda l’occupazione giovanile in Italia.

L’Airbnb degli studenti 

Uniplaces nasce a Lisbona nel 2012 dagli ex compagni di classe Miguel Amaro, Ben Grech e Mariano Kostelec, che si sono incontrati mentre studiavano all’Università di Nottingham e al King’s College di Londra. La startup, lanciata nel 2012 dagli ex universitari, punta ad essere un marchio globale per gli studenti, sviluppando una piattaforma per alloggi temporanei in diversi Paesi. Nel novembre 2015 Uniplaces ha annunciato di aver raggiunto fondi di Serie A per 24 milioni di dollari.

Celia Guimaraes @viperaviola

Commenti

  1. Devo farle i complimenti per la descrizione perfetta.In Italia non c’e’ futuro,ma siamo restii ad andarcene dal nostro paese,perchè il detto lascia la strada vecchia per quella nuova sai quello che lascia ma non sa quello che trova.
    E’ un’incognita io se fossi giovane non saprei cosa fare.
    Questo se le interessa è il mio sito
    http://www.ilforumditutti.net/

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