Classe 1962, nata a Gorky, Natalia Vodianova è una top model molto nota (la celebre ‘Supernova’). Al Web Summit di Dublino, la rassegna più importante del tech europeo, è stata invitata per parlare di Elbi, una piattaforma ‘good-on-the-go’ per sostenere, in una unica app, iniziative di beneficenza. Vodianova è la co-founder di Elbi e usa la sua notorietà planetaria per diffonderla: la sua biografia su Wikipedia infatti la annovera tra le più attive filantrope al mondo. Qui il suo intervento:
Alice folgorata sulla via della cooperazione
Anche in Italia una giovane donna ha pensato di dar vita ad una iniziativa simile. Si chiama Alice Corinaldi, ha 32 anni e ha usato la propria esperienza nella cooperazione internazionale per creare una app, Hug, la prima applicazione italiana di ‘mobile giving’ per smartphone e tablet, lanciata dalla start up Do Solidale.
“Mi sono laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano e lavorato per lo Stop TB Department dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra. Ho poi collaborato con organizzazioni non profit italiane ed internazionali”, racconta Corinaldi. “Poi c’è stato il passaggio a un mondo più tecnologico”, con la nascita di Hug. “Quello che mi ha appassionata fin da subito è stato imparare che la tecnologia non è affatto un mondo chiuso, destinato a pochi ‘addetti ai lavori’; ho scoperto la tecnologia è strettamente legata alla vita quotidiana delle persone, può rendere più semplici moltissime attività, come ad esempio una donazione. Se una cosa è più facile da fare, è più probabile che la facciano in tanti. Per noi la sfida è far riscoprire agli italiani la generosità grazie alla la tecnologia; utilizzarla quindi come strumento per avvicinare più persone possibili al mondo delle donazioni, oggi ancora molto legato a metodi di raccolta tradizionale che non riescono quindi a coinvolgere davvero tutta la popolazione (penso ai giovani ad esempio)”. Il team che ha sviluppato il progetto è tutto al femminile.
Un abbraccio come app
Hug è un’app solidale operativa dal settembre 2015, per effettuare donazioni a favore di progetti concreti, presentati da Onlus che possano dimostrare la propria trasparenza ed efficienza, con il bilancio sottoposto a revisione contabile e che investono in progetti non meno del 70% dei fondi raccolti.
Sull’app si trovano quindi soltanto proposte ben definite nelle tempistiche di realizzazione e con risultati misurabili, che non terminano nel momento della donazione: il donatore, se lo desidera, sarà aggiornato sulla realizzazione, sull’utilizzo dei fondi e sull’impatto sociale del progetto finanziato. Qui una presentazione:
Celia Guimaraes @viperaviola