Auto guidate da remoto e connessione a distanza senza limiti: arriva la rivoluzione del 5G

 

Parte da Torino la rivoluzione del 5G: per due giorni, nel cuore del contro storico della città, sono state presentate le prime demo live dei servizi con utilizzo della connessione ultraveloce rivolta al grande pubblico. Tim, Ericsson e Comune di Torino hanno presentato anche un’auto di serie guidata da remoto, che qui possiamo vedere nel servizio di Laura De Donato, della Tgr Piemonte:

Anche a Milano è stato possibile testare dal vivo il 5G, con l’esibizione della prima band italiana con i componenti collegati a distanza, i robot dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova connessi via wireless, demo di realtà virtuale e automazione industriale abilitate dalle reti di nuova generazione.

La corsa verso la tecnologia 5G è cominciata anche con  l’attivazione, negli Stati Uniti, della prima rete commerciale al mondo: l’ha fatta  Verizon, che fornirà ai consumatori una connessione internet 5G direttamente nelle case a Houston, Indianapolis, Los Angeles e Sacramento. Clayton Harris, residente a Houston, è diventato il primo cliente al mondo con una connessione 5G.

Cosa pensano gli utenti  del 5G?

Da noi siamo ancora alle sperimentazioni  mentre negli Stati Uniti sono già partite le prime reti 5G commerciali pre-standard con servizi FWA (Fixed Wireless Access – reti fisse wireless) per le utenze domestiche e piccole imprese. Repeater Store (una catena di installatori di ripetitori)  ha fatto un sondaggio tra un migliaio di utenti americani circa l’implementazione del 5G che ha evidenziato, in sintesi, una vasta area di indifferenza verso le opportunità della nuova tecnologia:

  • Il 59,0% dei consumatori  intervistati non sa che il 5G è in arrivo. Gli abbonati a T-Mobile, secondo il sondaggio, sono quelli meglio informati sulla strategia dell’operatore telefonico sul 5G;
  • I consumatori sono per lo più indifferenti al lancio del 5G e il 38,1% degli intervistati ha detto di non essere entusiasta della nuova tecnologia;
  • Il 20% dei consumatori ha ancora difficoltà di copertura a casa e al lavoro e non riesce ad avere un segnale affidabile in connessione 4G LTE;
  • Un terzo dei consumatori  (il 30,1%) pensa che l’esposizione al segnale delle reti cellulari 5G possa causare il cancro, una percezione che potrebbe ostacolare seriamente la capacità dei vettore di implementarlo.

Il 5G è un jolly

Secondo l’analisi della società di ricerche di mercato  IoT Analytics invece, “il 5G è una carta jolly”, da giocare su più tavoli,  diventato finalmente popolare tra i non addetti ai lavori  –  anche se, come sembra,  non completamente compreso.

E’ fortemente sostenuto dai governi, in particolare da Pechino, che  considera l’adozione dello standard 5G una risorsa competitiva fondamentale per spostare il baricentro dell’innovazione tecnologica dagli Stati Uniti e Europa in Cina. E molti servizi indotti dal 5G subiranno un’accelerazione dal 2020 una volta che sarà diventato  lo standard, sostiene ancora IoT Analytics.

Verizon parte in pole position

Ronan Dunne, Presidente di Verizon Wireless, spiega la strategia dell’azienda statunitense:  “Abbiamo siglato ottime partnership con numerose aziende di spicco nel mondo della tecnologia, con gli enti responsabili degli standard tecnici a livello internazionale, con gli enti pubblici, gli sviluppatori e i nostri stessi clienti , al fine di far progredire l’ecosistema 5G, e più velocemente di quanto previsto da molti. E adesso, finalmente, ci rivolgiamo anche ai clienti reali. E’ stato un viaggio entusiasmante…e il meglio non è ancora arrivato”. Ma la concorrenza  incalza, soprattutto dalla Cina. E a una specifica domanda su questo argomento, un portavoce di Verizon replica:

“Obviously, there is global competition for 5G leadership. Verizon has just launched the World’s First Commercial 5G Network. Additionally, we lead the development of International 5G standards through our work with the Technology Forum.”

Ovviamente c’è concorrenza globale per la leadership  sul 5G. Verizon è stata la prima al mondo a portare la rete commerciale 5G [nelle case] e lavora allo sviluppo dello standard 5G internazionali insieme al Forum della tecnologia.

L’Europa non resta a guardare

Finalmente “c’è una grande popolarità e interesse” nel 5G da parte di tutti i principali operatori europei, dopo  preoccupazioni per il ritardo del  Vecchio continente rispetto a  Asia e Stati Uniti. A dirlo è Enrico salvatori, vice presidente di  Qualcomm,  che sottolinea: Il 5G arriverà presto e le reti mobili saranno meglio attrezzate per garantire una user experience più immersiva e affidabile e offrire un’ampia gamma di nuovi servizi attualmente non ancora disponibili. Il 5G è stato studiato anche per garantire nuove opportunità per il mondo automotive e per l’IoT e Qualcomm sta assumendo un ruolo da leader nel realizzare nuovi prodotti e tecnologie che caratterizzeranno sia le auto sia le case nell’era 5G e che saranno abilitati solamente dall’avvento del 5G. La vostra macchina, ad esempio, sarà in grado di prevedere un incidente prima che avvenga e di comunicarlo agli altri veicoli, ai ciclisti e ai pedoni per aumentare la sicurezza stradale.

 

La nostra visione del 5G prevede una struttura unificata di connettività che aumenterà il valore delle reti mobili per collegare nuovi dispositivi e nuovi settori, abilitare nuovi servizi e nuove implementazioni, creare nuove opportunità di business e introdurre nuovi livelli di efficienza in termini di costi ed energi”.

Qualcomm (società fondata nel 1985 a san Diego, in California, uno dei tre più grandi produttori di semiconduttori al mondo) prevede di lanciare il 5G commerciale in Europa alla fine del 2019.

Link: l’osservatorio della Commissione europea sul 5G

https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/eye-future-european-5g-observatory

 

Asta miliardaria per le frequenze

Si scaldano quindi i motori per lo sbarco vero delle connessioni del futuro  anche in Italia. “La tecnologia 5G è una priorità e i soldi investiti in questo settore saranno ben spesi”. E’ l’assicurazione del ministro Luigi di Maio alla platea di operatori del settore presenti al convegno “5G is now” , organizzato alla Camera dei deputati  da una delle più grandi aziende tecnologiche cinesi, Huawei. “E’ chiaro ed evidente che l’equivalente dell’introito della gara 5G dovrà essere reinvestito in nuove tecnologie”, ha detto il vicepremier parlando dell’asta appena conclusa  per le assegnazioni delle frequenze su cui opererà il servizio: partita da una base di 2,5 miliardi di euro, ha fruttato allo Stato oltre 6.5 miliardi.  “Abbiamo operatori privati che stanno facendo investimenti importanti in questa autostrada digitale, che saranno ben ripagati, e quindi mi aspetto investimenti sempre in nuove tecnologie” anche perché  “gli imprenditori che hanno investito in questa gara devono averne comunque un ritorno in investimenti tecnologici che consentano al loro mondo di continuare a svilupparsi in Italia”.