30 anni di www (e li dimostra tutti)

La comunità scientifica ha celebrato, il 12 marzo, il 30° anniversario del World Wide Web e in concomitanza Rai4, in prima visione assoluta, ha mandato in onda la serie televisiva ‘Halt and Catch Fire’, un ‘period drama’ che racconta il boom dei personal computer, dei videogame e di internet, attraverso le vicende di cinque personaggi. Una buona occasione (per chi non c’era) per conoscere quegli anni pieni di entusiasmo.

Al papà del www un regalo speciale

I timori di Sir Tim
Se trent’anni fa ha inventato il web, l’ha reso gratuito e aperto a tutti, ora invece Tim Berners-Lee teme per le sorti della sua creatura e vuole salvare la grande rete globale liberandola da incitamento all’odio, violazioni della privacy, manipolazione politica. L’informatico inglese papà del www si propone di farlo con un un contratto. “Noi che siamo online vediamo minacciati i nostri diritti e la nostra libertà”, ha detto durante il Web Summit di Lisbona – uno dei più grandi eventi di tecnologia e innovazione al mondo – , nel novembre scorso in Portogallo. Abbiamo bisogno di contratto – ha spiegato – che stabilisca “responsabilità chiare e severe”, vincolante per quanti hanno il potere di rendere Internet un posto migliore. Il progetto “For the web”, gestito dalla Fondazione no-profit creata da Tim Berners-Lee, sarà pubblicato integralmente a maggio. Chiede ai governi di garantire l’accesso a internet a tutti i cittadini e alle aziende di rispettare la privacy e i dati personali degli utenti, creando “contenuti di valore e pertinenti per tutti”.
Google e Facebook appoggiano i nuovi standard messi a punto da Tim Berners-Lee. Quasi 60 aziende, governi e business leader hanno firmato il contratto, inclusi Google, Facebook, il governo francese e il miliardario Richard Branson, fondatore della Virgin.

La piattaforma del Massachussets Institute if Technology
https://solid.mit.edu/
Tim Berners-Lee ha anche lanciato nell’ottobre 2018 Solid, una piattaforma open source sviluppata in collaborazione con il Mit che permette di decentralizzare la gestione dei dati, lasciando gli utenti liberi di decidere la gestione delle proprie informazioni, come un “sito web privato con i dati interoperabili con tutte le app”, dove vengono immagazzinate tutte le informazioni personali con link dall’esterno per potervi accedere. “True data ownership” è l’obiettivo di Solid, vale a dire controllo reale sui propri dati, attorno al quale si sta cercando di creare una community.