Google e Apple sono due recenti casi di investimenti di grandi aziende tecnologiche americane nel settore dell’istruzione. Sono soldi ben spesi: garantiscono ritorno di immagine, incentivano la formazione delle giovani generazioni e consentono di ottenere sgravi fiscali.
(celia guimaraes@viperaviola)
Secondo Robert McDowell, della Federal Communications Commission americana, sulla rete sta per arrivare una mannaia globale, orchestrata nientemeno che dall’Onu. La balcanizzazione di internet è l’obiettivo, con i governi che cercano di imporre limiti all’atività dei social media.
http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2012/05/guimaraes-potere-scenari.mp4
(celia guimaraes @viperaviola)
L’uomo più ricco del mondo, il magnate messicano Carlos Slim, punta all’internet tv, partendo dal mercato Usa. Nel 2012 lancerà Ora.tv sul web, che funzionerà anche on-demand. Con lui l’anchorman Larry King e l’ex capo del giornalismo digitale di NewsCorp.
Che lo sappiate o meno, siamo alla terza rivoluzione industriale, la chiamata era dei Makers. Sono i nuovi creativi digitali, progettisti fai-da-te che inventano prodotti ad alto contenuto tecnologico grazie all’open source e alla condivisione di tecnologia.
Apple ha presentato al Guggenheim museum di New York iBooks2 per iPad, una nuova versione dell’applicazione per libri e documenti di testo, con contenuti multimediali. Negli zaini degli studenti non più volumi pesanti ma software.
