Facebook al tramonto?

Il 31 maggio cancellate gli account su Fb, tutti insieme, è l’invito del sito “We’re Quitting Facebook Today”. MySpace non perde tempo e annuncia nuove, semplici regole per la privacy. E un tris di ingegneri crea un algoritmo che individua i nostri post, liberi nel web.

Facebook non rispetta la tua privacy, ed è estremamente complicato gestire i tuoi dati personali sul social network. Non sappiamo quale uso potrà essere fatto nel futuro di questi dati. E soprattutto non sappiamo cosa ne sarà di Facebook nel futuro, a chi potrà essere venduto, cosa ne sarà del web.

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L’idiozia del web

La memoria soffre di tre malattie: “L’eccesso di ricordi, l’eccesso di filtraggio, la confusione delle fonti. Malattie cui dobbiamo far fronte, se vogliamo tramandare qualcosa alle generazioni future e salvarci l’anima”.  Il web, per definizione, è il pericolo da affrontare, secondo il professor Umberto Eco.

“Viviamo nell’epoca più carica di memoria di tutti i tempi”, ma questo non semplifica,  anzi complica le cose, “perché il rischio è di diventare come quel personaggio di Borges, Funes, che ricorda della sua vita ogni dettaglio, ma è un idiota, proprio per eccesso di memoria. La memoria infatti è strettamente legata all’oblio, ha un senso quando è selezione”. 

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Il videoblog di Obama

“Thanks for checking out the West Wing Week, your guide to everything that’s happening at 1600 Pennsylvania Ave” . Grazie per aver cercato West Wing Week, la vostra guida per tutto quello che succede al 1600 di Pennsylvania Ave. Vale a dire, la Casa Bianca.

E’ la nuova forma di interattività creata per Barack Obama. Un videoblog, disponibile sul sito della Casa Bianca in podcast e su YouTube, con immagini ‘fuori onda’ degli impegni istituzionali del presidente americano. I responsabili della comunicazione, che hanno già dimostrato come internet e le nuove tecnologie siano cruciali per l’amministrazione Obama, lo aggiornano ogni settimana. Il download è libero e gratuito.

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Il digital divide mentale

Ultimi tra i Paesi del G8, perdiamo tre posizioni in classifica: siamo al 22/mo posto  tra i 25 Paesi più avanzati nell’uso della broadband. Intanto la  Svezia supera gli Stati Uniti e tutta l’Europa del Nord accelera lo sviluppo del digitale. 

 

Parliamo di banda larga e dei risultati della “Connectivity Scorecard”, la classifica annuale che misura il livello di connettività delle nazioni in base alle infrastrutture e all’utilizzo di tecnologie da parte di cittadini, imprese e apparato statale.

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Riuscirà il web a fermare la Marea Nera?

La Bp alza bandiera bianca. Dopo inutili tentativi di bloccare la fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico,  la compagnia petrolifera che lo ha causato si è rivolta alla Rete, chiedendo come limitare il disastro ambientale che minaccia le coste meridionali degli Stati Uniti.

La British Petroleum ha messo a disposizione il proprio sito web e  numeri verdi validi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, e si dice  pronta a far esaminare ogni ipotesi ai propri ingegneri e tecnici. Saranno loro a stabilire la fattibilità dei singoli progetti. Le proposte finora sono alquanto bizzarre.

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