La privacy violata due volte

Una softwarehouse americana accusa Pechino di furto. Ma i programmi che produce per spiare l’attività dei figli al computer sono considerati dai bloggers “extremist and fascist behavior”

L’azienda informatica Solid Oak Software di Santa Barbara, in California, ha accusato il governo
cinese di aver rubato alcuni codici di un proprio software. Pechino avrebbe utilizzato i codici per costruire il suo programma informatico di filtraggio dei siti internet, che è obbligatorio installare su tutti i computer acquistati in Cina. La notizia è finita su molti siti, tra cui quello del Wall Street Journal.

 

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La Cina spegne YouTube

La Cina non ha paura di internet, assicura il ministero degli Esteri di Pechino. Ma resta il fatto che Youtube è di nuovo inaccessibile ai visitatori cinesi dalla tarda serata di lunedì. La pagina iniziale del popolare sito di videosharing non si apre, oppure invia un messaggio di errore, tanto a Pechino, che a Shanghai o in altre città del Paese. 
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