Pubblicità in Rete: i gatti Ikea

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Si chiama “Herding Cats”, (“L’allevamento di gatti”),  l’esperimento pubblicitario condotto dalla notissima azienda svedese produttrice di mobili.  Cento gatti cento sono stati portati nel negozio di Wembley, in Inghilterra, lasciati liberi di girare tra divani, letti, cucine.

Un set da cinema è stato allestito nel grande magazzino, per registrare ogni mossa dei felini.  Il tutto per il nuovo spot pubblicitario di Ikea, che in questa maniera promuove i propri prodotti ammiccando ai gattofili: “Se questo divano piace al tuo micio, piacerà anche a te”. Nel video potete vedere il ‘making of’ dello spot.(c.g.)

Gibson chi?

Un sito mette online le registrazioni audio in cui l’attore premio Oscar si lancia in insulti a sfondo razzista e volgarità sessuali contro l’ex fidanzata. E Hollywood prende subito le distanze da ‘Braveheart’.

Una clip audio di due minuti in cui Mel Gibson, durante una discussione, insulta e chiama la sua ex-fidanzata una “p***” che merita di finire violentata da “n***” potrebbero essere le ultime brutte battute che il pubblico ascolta dall’attore.

Hollywood non tollera il razzismo e Mel, perdonato una prima volta nel 2006 dopo essersi scusato per una frase antisemita, questa volta rischia di chiudere davvero con il cinema americano.

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Caccia ai pirati britannici

Dopo la legge Hadopi in Francia, anche la Gran Bretagna ha approvato il suo progetto di legge antipirateria, il Digital Economy Bill. Mentre la Spagna va nella direzione opposta

La legge, che ha avuto l’appoggio anche del partito conservatore, prevede che siano gli internet service provider ad intimare agli utenti del peer to peer di interrompere la loro attività, mentre sarà l’Ofcom (l’authority delle comunicazioni) a decidere se sospendere le connessioni.

La normativa impone il blocco dell’accesso a siti web che contengono contenuti illeciti e che forniscono link a contenuti illeciti.

 

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Facebook per far litigare. E per serial killers

Due film in arrivo. ‘The social network’ racconta la vicenda dei quattro amici creatori di Fb e la fine del loro legame. Meno soldi e più brividi per ‘Panic Button’, thriller dove un soggetto ignoto ruba i segreti e cerca di uccidere quattro ragazzi

 

‘The social network’ di David Fincher, ( regista di ‘Seven’, ‘Il curioso caso di Benjamin Button’), ricostruisce la creazione di Facebook e la vita di di Mark Zuckerberg, allora studente diciannovenne ad Harvard, con l’amico Eduardo Saverin.

La pellicola, dal budget di 47 milioni di dollari, è basata sul libro di Ben Mezrich, ‘The Accidental Billionaires’. I protagonisti sono interpretati da due attori in ascesa: Jesse Eisenberg, nel ruolo di Zuckenberg e Andrew Garfield, in quello di Saverin.

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