Dura la vita dell’ex precario di Montecitorio. Prima lo paragonano a Julian Assange, il fondatore di Wikileaks. Poi al capopopolo Masaniello. La Camera dei deputati, intanto, replica punto per punto alle ‘rivelazioni’ di Spider Truman su Facebook. E intanto nascono gli epigoni.
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SpiderTruman e le convergenze della Rete
La pagina Facebook sui “segreti della casta” continua a mietere consensi, mentre si insinuano i dubbi sulle reali intenzioni del suo (anonimo) autore. Convergono, a quanto sembra, le opinioni di alcuni blogger che di Rete ne capiscono molto.
Il gossip sulla casta sbanca Facebook
E’ già partita la caccia all’identità del precario che ha aperto una pagina su Facebook per svelare i privilegi nascosti e palesi degli onorevoli. L’autore sostiene di essere stato per 15 anni al lavoro al Palazzo e ora, licenziato, vuole togliersi qualche soddisfazione. Racconta di supersconti riservati ai deputati, usi indebiti di auto blu e via elencando prebende e privilegi. La Rete si risveglia sotto il sole di luglio e le adesioni si sprecano.
(celia guimaraes)
Facebook+Skype=chat
Videochat in arrivo su Facebook, grazie all’integrazione incrociata tra social network e il leader della telefonia Voip, Skype, recentemente acquistato da Microsoft. Ad annunciarlo in diretta online è stato il fondatore del social network Mark Zuckerberg, che ha anche confermato: abbiamo 750 milioni di utenti.
L’uomo più potente del web
Il creatore di Facebook Mark Zuckerberg è stato ricevuto con onori di Stato al G8 di Parigi, mentre il presidente Obama è andato da lui per lanciare la sua corsa alle presidenziali nel 2012.
Più di 600 milioni di persone hanno un account su Facebook e si crede che il social network sia stato decisivo nei movimenti di piazza in nordafrica e medioriente. Così come nella scelta dell’allenatore dell’Inter.
Macché politica, dice invece Zuckerberg. Le persone condividono informazioni e pensieri con i propri amici e parenti negli Stati Uniti come in Africa. Semplicemente, queste interazioni hanno effetti diversi a seconda dei contesti. Mark riconosce la causa, ma nega l’effetto. (Via Scenari – Democrazia diretta)
(celia guimaraes)