“Tutta la nostra ‘banda’ si è riunita per celebrare l’inizio di quello che speriamo sarà un anno più felice: Buon Anno Nuovo da tutti noi di Boston Dynamics”. I robot dell’azienda americana, di recente passata ai sudcoreani, ballano e divertono…ma anche terrorizzano
Nata da una costola del Mit di Boston, l’azienda di Waltham – da poco acquistata dalla sudcoreana Hyundai – non nuova alle sorprese, ha pubblicato una strabiliante sequenza di ballo da 2’55” con i loro robot, in perfetto sincronismo.
“Do You Love Me?”, twist scatenato di enorme successo nel 1962 – nella versione di The Contours – ha fatto venire a molti la voglia di rock acrobatico.
A ballare, due dei modelli umanoidi Atlas, più Spot, il robot cane (che, tra tante altre funzioni, sorveglia i parchi a Singapore e perlustra l’ex centrale nucleare di Chernobyl) e Handle, un robot con le ruote progettato per lavori pesanti nei magazzini.
Spopola su YouTube, scoppia la polemica
Il video ha avuto oltre 16 milioni di visualizzazioni in 24 ore ed è entrato nella Top Five dei più visti su YouTube. C’è stato, in rete, un certo scetticismo sul fatto che i robot possano effettivamente ballare il twist in modo così realistico e si è ipotizzato l’uso di Computer Generated Image, molto diffuso nel cinema di animazione. Ma persino il creatore di Tesla, Elon Musk, ha ammesso su Twitter: “Questa non è CGI”.
La paura fa Terminator
Circa 160 mila persone hanno applaudito (con i ‘like’ sul video) le mosse dei robot, colpite dall’enorme salto in avanti fatto dalla tecnologia in questo campo. Altri, secondo MassLife, sembravano invece spaventati da tanta destrezza. Oltre 13 mila persone hanno criticato il video e molti hanno lasciato commenti negativi, anche su altri social media, che non sono stati censurati.
“Un po’ inquietante, devo ammetterlo”, ha twittato Carl Bildt, diplomatico svedese membro del Consiglio europeo per le relazioni estere. “Mi ami? Non quando vieni ad annientarci”, ha twittato Jan Nicolas, fotografo. Altri ancora si domandano cosa succederebbe se i robot avessero armi in dotazione, qualcuno ricorda la saga di Terminator e chiede “Dov’è Sara Connor?”.
Un successo per l’azienda diventata sudcoreana
Spot aveva fatto un ingresso trionfale al Web Summit di Lisbona nel novembre 2019, percorrendo il corridoio centrale dell’arena tra una folla di 60 mila giovani entusiasti. Nell’occasione, il Ceo di Boston Dynamics aveva raccontato la sua evoluzione, durata 5 anni, fino alla versione finale diventata disponibile al costo di circa 70 mila euro.
A metà dicembre 2020, esattamente un anno dopo la commercializzazione, Spot e i suoi amici robot cambiano padrone, passando nelle mani di Hyundai, che ha acquistato Boston Dynamics. La multinazionale sudcoreana del settore automotive ha annunciato l’acquisizione da SoftBank il controllo dell’80% dell’azienda americana di robotica, una operazione da 1,1 miliardi di dollari.
Si tratta del terzo passaggio di proprietà per Boston Dynamics, dopo Google e la giapponese (con investimenti arabi) Softbank, che manterrà il restante 20%.
Più robot nell’automotive
L’obiettivo è unire le competenze di Boston Dynamics – che, oltre al famoso Spot, progetta robot industriali e per la telemedicina – all’esperienza di Hyundai nel settore della mobilità. Le applicazioni possibili vanno dalla guida autonoma, alla connettività, alle fabbriche smart e all’intelligenza artificiale applicata all’auto, in una rivoluzione tecnologica che coinvolga produzione, logistica, costruzione a automazione.
La concorrenza incalza
Di certo la Cina non è rimasta a guardare: ecco che si affaccia un nuovo concorrente nel mondo dei robot a quattro zampe, molto realistico e dal costo altamente competitivo. A1, il cane robotico della società cinese Unitree, ha fatto il suo debutto al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas, all’inizio del 2020. Unitree dal maggio scorso utilizza in modo massiccio i social media per far vedere cosa A1 è in grado di fare: persino la lotta tra cani nel parco. E ballare. Il suo costo? 10 mila dollari.
Celia Guimaraes @viperaviola