Qualcuno sostiene che abbia perso le primarie ‘per colpa di internet’, la killer application del rivale Barack Obama. Ma da segretario di Stato, Hillary Clinton non scherza: sul web punta ancora più forte di quanto in realtà aveva già fatto da candidata alla nomination del Partito democratico. E così in meno di tre mesi, il ministero degli Esteri americano si è allargato in rete ampliando ancora una presenza già forte con Condoleezza Rice.
Da quando si è installata a Foggy Bottom, la squadra della Clinton ha fatto delle innovazioni dell’e-diplomacy uno dei cavalli di battaglia: nuovo sito del Dipartimento e Dipnote blog
con un nuova serie di notiziari e grafici.
Volete sapere cosa fa Hillary nei suoi viaggi all’estero? Ecco la mappa interattiva.
Come seguire il segretario di Stato sui social network? Al Dipartimento di Stato non si sono dimenticati Facebook, Twitter, Flickr and YouTube.
E per dire la mia a Hillary? Attenti a “ask-the- secretary“, recentemente rivisto in “text the secretary“.
“I nuovi media sono di fondamentale importanza nella nuova era della diplomazia dove il dialogo e’ essenziale per raggiungere i nostri obiettivi in politica estera”, ha commentato Cheryl Mills,
il capo del personale del Dipartimento di Stato.
I primi dati gli danno ragione, almeno sotto il profilo dell’interesse dei cittadini. Il sito Dipnote viene visitato giornalmente dal doppio degli utenti, 20mila al giorno rispetto ai 10,000 del 2008.
Il numero dei visitatori del dipartimento su Twitter è triplicato dal 20 gennaio, mentre gli amici del dipartimento su Facebook sono aumentati di due volte e mezzo nello stesso periodo.
Alla fine del recente tour medio orientale della Clinton, sul “text the secretary” c’erano quasi 2mila messaggi, e il segretario di Stato ha partecipato anche ad un paio di webcast: quello da Pechino sui cambiamenti del clima si è chiuso con 10 milioni di pagine viste, 50mila commenti, 7mila domande. I prossimi passi? Internet sui cellulari, naturalmente. Con tanto di giochi: X-Life, ad esempio, lanciato nel mese scorso, punta a diffondere lingua, cultura storia e valori americani fra i giovani dei paesi medio orientali.