Corriere.it rompe gli indugi e stacca la spina all’edizione online gratis, a cominciare dagli smartphone. Ma la blogosfera storce il naso, a cominciare dal curatore della rubrica “Vita digitale” dello stesso Corriere, Federico Cella.
“Cosa ne pensate di questa novità? Personalmente, fatta così come è stata fatta, non mi trova entusiasta” afferma Cella. Le risposte al post non si fanno attendere, e sono quasi tutte di segno negativo.
Un primo segnale era già arrivato all’inizio di febbraio, con la versione a pagamento delle news per gli utenti di HG3. Adesso la versione mobile del quotidiano viene offerta in abbonamento con qualsiasi operatore.
La notizia delle news a pagamento su internet era nell’aria da almeno sei mesi: nell’agosto scorso, infatti, a pochi giorni dall’annuncio del magnate australiano Rupert Murdoch che entro un anno avrebbe fatto pagare l’informazione su Internet, il presidente della Federazione italiana editori giornali, Carlo Malinconico, spiegava che era già al lavoro un comitato strategico, con il compito di individuare in tempo brevi le modalità per valorizzare il prodotto editoriale.
Si comincia, quindi dai cellulari. L’offerta prevede, per iPhone, dopo due settimane di prova gratuita, un abbonamento mensile a 4,99 euro, trimestrale a 11,99 e annuale a 44,99. Per i Blackberry e per i terminali Vodafone 360 si pagano rispettivamente 2,99 dollari (circa 2,30 euro) e 2,5 euro per il download dell’applicazione. Per chi accede via cellulare senza scaricare applicazioni specifiche, il costo è di 2 euro a settimana con Tim e Vodafone (Wind partirà a maggio) e 9 cent a pagina vista per i clienti 3 Italia.
Sui blog la novità, sebbene attesa, è stata accolta talvolta con rassegnazione: “Gli altri giornali? Arriveranno, su questo credo ci sia poco spazio per la discussione: è una questione di tempo, non arriveranno probabilmente tutti e non subito, ma nei prossimi mesi credo che le principali testate on line sperimenteranno la strada scelta da Corriere.it”, è la conclusione di Telcoeye di Massimo Cavazzini.
“La decisione giunge peraltro in un momento particolare, poiché da pochi giorni il bilancio RCS è stato pubblicato ed i numeri relativi al 2009 sono tutt’altro che brillanti (sebbene sia proprio la realtà online a reggere meglio la pressione della crisi economica)”, è il commento di Giacomo Dotta su Web News Business.
Alcuni utenti hanno scelto semplicemente di cancellare il Corriere dai bookmarks, e tanti saluti. Ma per i bloggers appare inevitabile che questo punto altre testate, Repubblica in primis, finiranno per far pagare pagare i loro contenuti, cominciando dai telefonini. Il passo successivo, temono, sarà l’abbonamento per poter leggere le news su pc.
(c.g.)