Dove ci porta Assange

WikiLeaks deve dire grazie a Phillip Zimmermann e al suo programma di crittografia PGP se i documenti messi online hanno resistito agli attacchi di hacker e ai tentativi di intrusione. L’antagonismo tra riservatezza dei dati e libertà di stampa, è stato dimostrato, deve fare i conti con un terzo incomodo: la sicurezza della Rete.

 

WikiLeaks utilizza le tecnologie Open SSL, Freenet, Tor e PGP. Nell’agosto del 2010, l’ormai celebre fondatore del sito Julian Assange ha firmato un accordo con il Pirate Party per ospitare il loro server principale presso il provider svedese PRQ. I dossier finiti in Rete con le notizie poi riprese da tutti i quotidiani mondiali, secondo fonti autorevoli come The Guardian, proverrebbero da SIPRNET, quella che può essere considerata una sorta di rete militare parallela ad Internet.

Pretty Good Privacy

In particolare, si è rivelato utilissimo in quanto inattaccabile il ricorso a PGP (Pretty Good Privacy), creato nel 1991 dallo statunitense Phillip Zimmermann.

Un programma basato su algoritmi, che così viene sintetizzato da Sicurezza html: “E’ il programma di crittografia per eccellenza, che garantisce la segretezza della posta (ma non solo), l’autenticazione con firma digitale e la compressione. Il software in questione utilizza un sistema di crittografia misto con tre algoritmi: il sistema a chiavi pubbliche RSA, quello a chiavi private IDEA e l’algoritmo di hashing MD5.

È distribuito gratuitamente per l’uso personale e può essere scaricato dal sito www.pgp.com. Il suo funzionamento è molto semplice: ammettiamo che l’utente A voglia spedire all’utente B un messaggio. PGP cifra tale messaggio utilizzando IDEA con una chiave K generata casualmente che verrà inviata all’utente B cifrata con al sua chiave pubblica con l’algoritmo RSA, insieme al messaggio cifrato con IDEA. In questo modo solo B può, con la propria chiave Privata, recuperare la chiave K ed usarla per leggere il resto del messaggio”.

Tutto chiaro, no?  Su WikiLeaks si pubblicano files con il sistema ‘wiki’, diventato popolare con Wikipedia, che consente a collaboratori volontari di modificarne i contenuti. Si tratta spesso di documenti trafugati da Stati e corporates, talvolta coperti da segreto.

WikiLeaks si è fatta conoscere fin dal 2006, quando rivelò un complotto per assassinare i membri del governo somalo. Nel 2007 compaiono i primi documenti sull’equipaggiamento militare in Afghanistan, rivelazioni sulla corruzione in Kenya e notizie sul campo di prigionia di Guantanamo.

Un precedente storico

Appena nominato Commissario del popolo agli Affari esteri, Lev Trotskij andò con alcuni marinai rivoluzionari nella sede del Ministero e aprì le cassaforti con una carica di dinamite, pubblicando poi su “Izvestija” i trattati segreti e i verbali di incontri per la spartizione del mondo che erano stati forniti alla Russia zarista dagli alleati anche quando non la riguardavano direttamente. Così il mondo poté conoscere ad esempio il testo del “Trattato di Londra” che il 26 aprile 1915, un mese prima dell’entrata in guerra dell’Italia, le prometteva i territori “irredenti” (già offerti dall’Austria in caso di mantenimento della neutralità), ma anche la Dalmazia, l’Albania, parte del bottino coloniale e una fascia della Turchia.

(celia guimaraes)

(Le fonti sono ‘La Voz Libre”, ‘Blogosfere’, ‘Sicurezza html’, ‘Movimento operaio’)

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