Da McLuhan a Zuckerberg

Cent’anni fa nasceva il teorico Marshall McLuhan, che sosteneva di non avere teorie sulla comunicazione, ma di osservare ciò che fanno le persone. Gli stessi concetti li ha usati Mark Zuckerberg per spiegare all’e-G8 di Parigi il successo di Facebook

 

Per festeggiare il centenario di McLuhan, editori e giornalisti si sono messi a confronto in un convegno da titolo “Tracce del futuro – The future of the future is the present”, che l’Università La Sapienza, insieme all’Osservatorio TuttiMedia – Media Duemila, ha dedicato al sociologo canadese che per primo parlò di ‘villaggio globale’.

“I don’t have a theory of communication. I don’t use theories. I just watch what people do“, diceva McLuhan circa cinquant’anni fa. “Il grande pregio di internet è che dà voce a tutti. Facebook assolve alla voglia che tutti abbiamo di condividere la nostra vita con amici e famigliari. È questa miscela che attrae la gente su Facebook”, dice oggi all’e-G8 Mark Zuckerberg, il 27enne statunitense che ha trasformato in realtà il ‘villaggio globale’.

(celia guimaraes)

Guarda il servizio di Giovanna Antonelli sul convegno dedicato a McLuhan

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2011/05/dallarete_31052011.flv

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