Corrado Calabrò, presidente dell’AgCom, in un’audizione al Senato ha chiesto al Parlamento di dare una mano per stabilire le regole sul copyright in Rete. Nel frattempo, i blogger di Agorà Digitale continuano la loro battaglia per la libertà d’informazione: dopo la “Notte della Rete”, ecco il volume “La Rete, una Sinfonia”. In polemica proprio con Calabrò.
Persino il presidente dellAgCom, nelle conclusioni dell’audizione al Senato, si è arreso all’evidenza: il diritto d’autore è materia complicata se lo si vuole applicare al web. “Sono sempre stato convinto – ha dichiarato Calabrò – che non si possa usare una mentalità ottocentesca, che andava bene per il cartaceo, per regolare, con giudizi di valore tipo vintage, un fenomeno, quale quello della pirateria digitale, in vertiginosa evoluzione tecnologica”.
Ma qualcosa bisogna pur fare, ha aggiunto. “Che il principio della Rete libera si risolva in un Far web, non è un esito degno di un Paese che creda nel diritto anziché nella sopraffazione del più svelto e del più spregiudicato”. Ed ecco che il presidente dell’AgCom esorta i politici a fare la loro parte, questa volta parlando in terza persona: “Ci permettiamo di auspicare tuttavia, nel contempo, che anche il Parlamento nella sua sovranità affronti le principali questioni aperte che si collocano oltre l’orizzonte dell’azione amministrativa”.
Sul fronte opposto, i blogger e attivisti di Agorà Digitale, Avaaz.org e altre organizzazioni per la libertà dell’informazione. Dopo aver organizzato, con successo, la “Notte della Rete”, hanno consegnato al presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il volume “La Rete, una Sinfonia”. Ci sono oltre 20.000 messaggi postati sui profili Facebook e Twitter dell’AgCom contrari all’adozione del nuovo regolamento – definito “censura” – sul diritto d’autore.
“La Rete, una Sinfonia” (per info clicca qui) è un’aperta polemica con il presidente Calabrò, che ha definito “cinguettii” le proteste in Rete e contiene decine di domande poste su internet da blogger, addetti ai lavori, giornalisti, artisti ed esperti di diritto che non hanno mai ricevuto una risposta.
(celia guimaraes)