Lo scienziato inglese, nel ventesimo compleanno del www, ribadisce i princìpi di internet: “accessibilità, gratuità e neutralita”. Per tutti, anche per gli anziani.
“Dobbiamo iniziare a parlare di diritto all’accesso al web e anche di diritto a non essere spiati. Dobbiamo fare in modo che Internet resti gratuito, aperto e neutrale”. Lo ha detto Tim Berners-Lee, il padre del World Wide Web, che ha festeggiato i 20 anni della sua invenzione.
L’iniziativa, ‘Happy Birthday Web’, è stata curata da Riccardo Luna, ex direttore di Wired Italia. A Roma filosofi, economisti, giuristi, esperti di nuove tecnologie e anche molti giovani blogger hanno partecipato alla giornata di celebrazioni e di meditazioni sul web.
Il titolo di “padre del web” è dovuto di diritto a Berners-Lee, che ha coniato il termine “rete d’interconnessione mondiale”, quello che oggi chiamiamo “internet”. Berners-Lee poteva diventare miliardario ma invece non brevetta la sua invenzione e non chiede compensi per utilizzarla.
Se oggi possiamo accedere a internet senza pagare a royalties lo si deve Berners-Lee, che offre la sua opera a tutti, come contributo gratuito alla diffusione delle informazioni.
Il primo miliardo di utenti di internet si tocca nel 2009. Nel 2011 siamo a due miliardi, su una popolazione mondiale di sette miliardi di persone.
(celia guimaraes)