Internet e tv non sono nemici, chi guarda la tv usa molto spesso i social network. E quando si parla di social network, quasi per definizione si parla di Facebook, che in Italia ha 21 milioni di iscritti.
Facebook ha commissionato una ricerca su come gli italiani spendono il loro tempo davanti ai media tradizionali e sul web. La novità è che internet supera la televisione in termini di tempo: nei giorni feriali gli italiani restano davanti al piccolo schermo per 1 ora e 43 minuti, e navigano per 2 ore e 39 minuti, ancora di più se si considera chi lo fa con lo smartphone.
Cresce anche la sovrapposizione tra i due mezzi: oltre il 52% di chi guarda la tv usa in contemporanea il pc e il 31% va sul social network. La ricerca, curata da Nextplora, evidenzia che stiamo diventando utenti multitasking, vale a dire, ci serviamo di più mezzi in contemporanea, non guardiamo passivamente la tv ma interagiamo commentando le nostre trasmissioni preferite in rete.
Un’altra tendenza da considerare è che molti cercano direttamente su internet i video delle trasmissioni tv per poi condividere le proprie preferenze sui social network.
“Con oltre 13 milioni di utenti attivi al giorno, in Italia, Facebook conta oggi su un’utenza paragonabile al pubblico di un programma televisivo di successo”, ha detto Luca Colombo, Country Manager Facebook Italia.
“E’ evidente come il mondo social in generale e Facebook in particolare amplifichi e rafforzi il messaggio televisivo. Sul fronte broadcaster, ad esempio, è sufficiente pensare a commenti e contenuti che animano Facebook pre, durante e post la messa in onda di alcuni programmi. Sul fronte advertiser, oltre alla naturale amplificazione del messaggio, si riesce a raggiungere audience e fasce d’età con profilazione e segmentazione impensabili per la tv generalista”.
Un trend, come si dice in gergo, che non è sfuggito al mercato pubblicitario. I social network, infatti, proporranno sempre più contenuti televisivi creati ad hoc e la sinergia tra i due mezzi appare una buona occasione da sfruttare. In definitiva, conclude lo studio, la pubblicità ha scoperto Facebook.
(celia guimaraes)