L’Iran mette al bando internet

Gli iraniani hanno già la scure della censura su Facebook, Gmail e siti di informazione stranieri e sono spiati con software di sorveglianza acquistati da aziende occidentali. Ma nei piani delle autorità iraniane tutto ciò non basta.

 

Si pensa ora al blocco totale dell’accesso alle reti sociali con sede all’estero e delle e-mail. Sta per nascere, infatti, una versione tutta iraniana di Facebook e un nuovo servizio di posta elettronica, Iran Mail. Per utilizzarlo, gli utenti dovranno registrare il proprio indirizzo di casa e numero di previdenza sociale presso la polizia. Lo rivela Nick Meo sul Telegraph .

Il piano ha l’appoggio dell’ayatollah Ali Khamenei, il leader religioso più potente dell’Iran, che considera internet “peccaminoso” e un mezzo usato dall’Occidente per fare una “guerra soft” contro la cultura iraniana. Ma il vero obiettivo è interno: colpire gli attivisti anti-regime che si erano affidati a internet dopo il fallimento della “Rivoluzione verde”, la contestazione alle elezioni iraniane del 2009.

Da allora c’è stata una stretta nelle misure di sicurezza. E dall’estate scorsa è in vigore il sistema “Internet Halal”, la versione web del regime. Ora l’Iran avrà anche un gigantesco intranet, con la cyberpolizia pronta a bloccare i siti non approvati dal regime.

(celia guimaraes, via Telegraph)

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