Scattarsi una foto con il pollice giù, pubblicarla su Twitter con l’hashtag #unlibroèunlibro. La campagna lanciata da Aie, l’Associazione italiana editori, in poche ora si è dispiegata con forza in Rete. Con un sito (unlibroèunlibro.org) che raccogle e amplifica la protesta.
“Say NO to e-book discrimination” è lo slogan sotto il quale gli editori italiani hanno chiamato a dire la loro autori e lettori. “La mobilitazione muove da Ernesto Mauri, Ceo Mondadori, dai vertici delle case editrici, al lettore comune, ma tutti valgono 1 in una battaglia che è anche banalmente numerica. Conta gli italiani e il perché del loro ‘no’ alla discriminazione dell’ebook rispetto ai libri di carta”, spiegano. L’Iva che incide su un libro di carta è del 4%, quella di un e-book è del 22%.
Gli autori che hanno aderito alla campagna per la ‘pari dignità’ tra e-book e libri cartacei sono oltre 50 fino a questo momento: da Odifreddi a Vito Mancuso, da Rampini a Sanchez, da Elasti alla Bignardi, dalla Parodi a Carofiglio, dal trio Medusa a Ammaniti, da Irene Cao a Candida Morvillo. Non manca nemmeno la regina del rosa, Sveva Casati Modignani.
Celia Guimaraes @viperaviola