FinTech e Data Driven tra le novità di Maker Faire 2018

Aperte le Call per Scuole, Università e Centri di Ricerca, che possono presentare i progetti fino al 15 giugno. La Maker Faire Rome – The European Edition diventa finalmente appuntamento fisso nel calendario dell’innovazione. La sesta edizione alla Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre. “Un grande successo grazie a un pubblico più consapevole e alla crescita qualitativa degli espositori”, dicono gli organizzatori

Centinaia di soluzioni tecnologiche tra realtà virtuale e realtà aumentata, droni e stampa 3D, impresa 4.0, internet delle cose, giochi, musica ed energia sostenibile: la quinta edizione della Maker Faire ha segnato un punto di svolta. Sono stati presentati 750 progetti da maker di 40 Paesi, creazioni di 55 scuole e 28 università e istituti di ricerca italiani e stranieri.  Alla conferenza inaugurale il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha parlato di MFR come ‘hub’ per l’innovazione del centro-sud Italia e ha annunciato investimenti strutturali per le future edizioni della manifestazione. Qui un riassunto di quello che abbiamo visto nel 2017:

Si scaldano i motori per l’edizione 2018

Torna, sempre alla Fiera di Roma, dal 12 al 14 ottobre, “Maker Faire Rome – The European Edition”, evento organizzato dalla Camera di Commercio di Roma attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera. I principali temi dell’edizione 2018: Industria 4.0, Iot ed elettronica, Intelligenza artificiale e Big Data, Smart Robotics e Smart Manufacturing, Mobilità intelligente, Education, con un intero padiglione per Agritech e Foodtech.

Le call

C’è tempo fino al 15 giugno per la Call for Schools, in collaborazione con il MIUR, per progetti innovativi degli studenti di Istituti superiori nazionali e di Paesi dell’Unione Europea. Una giuria di esperti selezionerà le migliori idee, che verranno esposte gratuitamente alla Fiera di Roma. Novità importante, la partecipazione a MFR18 vale anche come attività riconosciuta nel percorso di alternanza Scuola-Lavoro.

La Call for Universities and Research Institutes cercherà di individuare i migliori progetti delle Università statali e degli Istituti di Ricerca pubblici. Una giuria qualificata selezionerà le idee più innovative e tutti i lavori scelti finiranno sotto l’occhio di potenziali finanziatori e Venture capitalist.

Le iniziativa a tema

In preparazione della sesta edizione, quest’anno ci saranno diverse iniziative collaterali a MFR18:

Il 2 e 3 maggio FinTech Innovation all’Auditorium Parco della Musica, con ingresso gratuito: due giornate per far conoscere le principali innovazioni tecnologiche nella finanza per le microimprese, i professionisti, Pmi e grandi aziende, la Pa, le banche e altri operatori finanziari.

Il 18 e 19 maggio Data Driven Innovation all’Università di Roma Tre: una ‘full immersion’ sui dati in tutti i settori della società e dell’economia. Specialisti racconteranno cosa si fa con i Big Data e come la cultura dei dati sta cambiando la nostra vita.

Dal 18 al 27 maggio, infine, l’European Maker Week diffonderà la cultura maker e la conoscenza del movimento attraverso eventi nei 28 Paesi della UE, promossi dalla DG Connect della Commissione Europea.

Celia Guimaraes @viperaviola

 

 

Addio smartphone, largo alla Realtà Virtuale

 

Le statistiche indicano chiaramente la tendenza in atto: le dimensioni globali del mercato della realtà aumentata e virtuale (AR e VR) tra il 2016 e 2021 avranno una crescita esponenziale. E tra meno di tre anni il volume d’affari legato a questi prodotti supererà i 215 miliardi di dollari. Sono le previsioni di Statista.com:

Come possiamo spiegare le differenze tra dispositivi per la realtà virtuale e la aumentata – tenendo conto anche del mix tra le due – e cosa rappresentano in prospettiva per il marketing e segmenti di mercato come l’e-commerce? Sentiamo un esperto in materia.

Per Lorenzo Montagna (già amministratore delegato di aziende iconiche come Yahoo!, Altavista e Via-Michelin),

“VR e AR hanno la stessa portata rivoluzionaria della tv, del pc e dello smartphone – di cui sono la naturale evoluzione – e il prossimo passaggio tecnologico sarà dagli ‘handsets’ agli ‘headsets’”.

Vale a dire, non più un oggetto da tenere in mano come lo smartphone ma qualcosa che si indossa. E già si lavora su dispositivi per la realtà virtuale e aumentata che faranno a meno dello smartphone perché avranno un proprio chip collegato al cloud.

Nel suo libro “Realtà virtuale e realtà aumenta, nuovi media per nuovi scenari di business” Montagna spiega che “VR e AR diventeranno molto velocemente parte della nostra cultura, del nostro stile di vita quotidiano, esattamente come è accaduto per le altre tecnologie basate sulla comunicazione e sull’intrattenimento.. Per questo è importante, sia come utenti, sia come professionisti sapere come utilizzarle al meglio per il proprio business”.

L’Istituto di ricerche Idc ha già previsto il futuro utilizzo commerciale dei dispositivi nel suo rapporto uscito a novembre 2017, utilizzo che sarà di “oltre il 60% della spesa AR e VR nel 2018 e crescerà fino all’85% della mondiale nel 2021”. In particolare nella distribuzione e servizi (4,1 miliardi di dollari), guidati da vendita al dettaglio, trasporti e servizi professionali. Il secondo settore per grandezza sarà quello della manifattura e delle risorse (3,2 miliardi di dollari). Questa la ripartizione dei settori:

 

Celia Guimaraes @viperaviola