Fermare Wikileaks ad ogni costo

Le polemiche negli Stati Uniti su Wikileaks e il suo fondatore Julian Assange non accennano a placarsi. Marc Thiessen, in un durissimo editoriale sul Washingont Post, sostiene che il sito “va fermato“ e Assange “consegnato alla giustizia”. La pubblicazione di documenti “riservati”, infatti, sarebbe “una violazione dell’Espionage Act”, e fornirebbe “un supporto materiale al terrorismo”. Dal ‘Guardian’ e dal ‘Time’ le repliche più accese.

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Chiavetta senza sorprese

Dall’Autorità garante per le comunicazioni, nuove misure per tutelare abbonati ed utenti dal “bill shock”, gli addebiti oltre la soglia mensile per collegamenti a Internet. Niente più bollette astronomiche a sorpresa, sia per chi naviga con la chiavetta Usb sia per le connessioni da rete mobile.

Gli utenti potranno avere il controllo dei propri consumi grazie a un allarme – un sms, un messaggio di posta elettronica o una finestra di “pop-up” sul proprio pc – che li informerà se stanno raggiungendo il tetto prefissato di spesa, il credito residuo, del passaggio ad un’eventuale altra tariffa e del relativo costo. E qualora il cliente non abbia dato, anticipatamente e per iscritto, indicazioni diverse, superato il plafond la connessione sarà interrotta.

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Amazon: e-book supera cartaceo

I libri digitali per  Kindle hanno battuto i titoli equivalenti in edizione ‘hardcover’,  in copertina rigida su carta. Per ogni cento volumi ‘hardcover’, la libreria online ha venduto 143 e-book. Intanto altri giganti dell’elettronica entrano nel mercato dell’editoria digitale. 

Il sorpasso della carta stampata è stato agevolato dalla nuova politica dei prezzi del lettore: Amazon lo ha abbassato di recente a 189 dollari per far fronte alla concorrenza con il ben più costoso iPad.

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Jobs e la ricetta della felicità

‘Non siamo perfetti’. Steve Jobs scherza su quello che lui stesso definisce l’Antennagate dell’iPhone 4, chiede ‘scusa’ ai clienti che hanno riscontrato problemi e offre la soluzione: bumper gratis per tutti quelli che lo vorranno e rimborsi nel caso fossero insoddisfatti. Tiene il titolo Apple in Borsa a New York: la soluzione proposta è piaciuta ai mercati.

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