Quattro anni fa nasceva YouTube

Il 15 febbraio del 2005 nasceva YouTube: il sito web che consente la condivisione di video tra i suoi utenti, il quarto portale piu’ visitato nel mondo dopo Google, Msn e Yahoo.

L’idea fu di Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim: tutti e tre dipendenti di PayPal. In pochissimo tempo di attività nel web, YouTube è cresciuto rapidamente e ha ricevuto molta attenzione: oggi rappresenta il sito web con il maggior tasso di crescita.
Tre anni fa l’azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore.
L’azienda di analisi Nielsen/NetRatings ha, inoltre, valutato che il sito abbia circa 20 milioni di visitatori al mese. Lo scopo del portale, che fa uso della tecnologia di Adobe Flash per riprodurre i suoi contenuti, è quello di ospitare solamente video realizzati direttamente da chi li carica, anche se molto spesso contiene materiale di terze parti caricato senzaautorizzazione, come spettacoli televisivi e video musicali. Continua a leggere

Microsoft: wanted! taglia da 250mila $ su autori del supervirus

ll colosso informatico americano Microsoft ha offerto una taglia di 250.000 dollari (194.000 euro circa) a chi fornirà indicazioni utili a rintracciare e perseguire penalmente i creatori e diffusori del micidiale supervirus Downadup/Conficker, che ha già infettato milioni di computer in tutto il pianeta.
“Le persone che hanno creato questo virus devono essere perseguite”, ha dichiarato, citato dal sito online della Bbc, George Stathakopulos, dirigente della Microsoft Trustworthy Computing Group, secondo cui la sua compagnia “non e’ disposta a stare a guardare mentre questo tipo di attività passa inosservata”.

“Il nostro messaggio è molto chiaro: chiunque abbia programmato questo (virus) ha causato danni significativi ai nostri clienti e stiamo diffondendo il messaggio che faremo
qualunque cosa pur di aiutare a prendere il responsabile”, ha aggiunto Stathakopulos sulla Bbc.
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Nokia si allea a Facebook

Il tuo amico è connesso a Facebook? Te lo dirà il telefonino, se le trattative tra il gigante finlandese e il social network andranno in porto, si potrà chiacchierare con gli amici di Facebook direttamente dai cellulari Nokia.
Il gigante finlandese della telefonia è in trattative con il social network più famoso del mondo per integrare il servizio sui telefonini. Lo riporta il Wall Street Journal. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di una partnership tra le due società. Le trattative potrebbero andare avanti per mesi, e per ora non si hanno altri dettagli. Da quello che è trapelato, le due compagnie punterebbero a far collegare all’agenda dei numeri di telefono (sul cellulare) un segnale che avvisa se l’amico è collegato a Facebook in quel momento. In questo caso, gli si potrebbero mandare messaggi o chattare con lui su Facebook senza dover apposta accedere alla rete.

Pedofilia: boom di “orchi” sul web

Secondo l’Osservatorio di Telefono Arcobaleno cresce in Europa la pedopornografia. Sempre più numerosi i contatti on line e la giustizia fatica a tutelare la sicurezza in rete.

Oltre 36.000 bambini sono stati scambiati in internet 20 miliardi di volte per alimentare il turpe mercato della pedofilia on line. Il 42% ha meno di 7 anni e il 77% meno di 9 anni.

Sono i dati sulla pedopornografia sul web che emergono dal 13/mo rapporto dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno, resi noti alla vigilia della giornata Europea per la sicurezza in rete.

“La pedofilia on line – afferma il presidente e fondatore dell’organizzazione Giovanni Arena – è un mercato che non conosce crisi : è formalmente illegale ma di fatto libero. I clienti restano pressoché impuniti per la lentezza dei processi e le giovani vittime rimangono stritolate tra i meccanismi farraginosi di una giustizia che fatica a dare risposte”.

Telefono Arcobaleno, in 13 anni ha effettuato 228.079 segnalazioni, con punte di oltre 300 in un solo giorno che nell’84% dei casi hanno portato alla chiusura dei siti nel giro di 48 ore.

Particolarmente aggressiva, in questo ultimo anno è risultata la presenza di ben 7.639 siti legati al pedobusiness che fanno parte di una galassia ben più vasta di 42.396 siti a contenuto pedopornografico.