Il P2P è legale. In Spagna

Per un giudice di Barcellona, i link ai contenuti di per sé non violano il diritto d’autore. La causa era stata intentata dalla Siae spagnola

 

Con una sentenza giudicata storica dalla stampa spagnola, un tribunale di Barcellona ha assolto il primo sito ‘peer to peer’ ad essere stato portato in tribunale, con l’accusa di reato contro i diritti d’autore.

Il sito incriminato, “El RincondeJesus”,  mette con grande evidenza la parola “innocente!” in home page e  il suo titolare, Jesus Guerra, dichiara che la sua è “una pagina pulita” dopo ben 10 mesi di vertenza legale.

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Cani finti, truffe vere

Nuovo raggiro online: cuccioli di razze pregiate provenienti dal Camerun. Ma inesistenti

La denuncia arriva dall’Associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente (Aidaa), con sede a Parma,che ha istituito un Tribunale degli animali e persino un sindacato per la loro tutela.

I pericoli a cui sono sottoposti i migliori amici dell’uomo non sono pochi, sostiene l’Aidaa. Oltre a maltrattamenti, insidie e abbandoni, i cani in particolare sono spesso utilizzati per scopi illegali e reati violenti.

 

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Milano invasa dai crackers. Per gioco

Un portatile, una connessione wireless e molta competenza tecnologica: la gara può cominciare

 

Sono una cinquantina, dai ragazzini maghi dei computer agli hacker di un tempo riconvertiti alla sicurezza informatica: i concorrenti della seconda edizione di “Cracca al tesoro” (Cat) sono pronti a scendere nelle strade di Milano – appuntamento in corso Como – domenica 14 marzo per violare reti e pc.

Saranno riconoscibili dalla maglietta nera, la sigla Cat – la sagoma di un gatto con antenne al posto dei baffi – e la scritta: “Danger, I am a Wardriver”. Dalla loro attrezzatura non si separano mai, sia che si tratti di notebook o di cellulari.

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Cassa integrazione? Meglio il carcere

Su Facebook continua la mobilitazione del gruppo “L’isola dei cassintegrati“, che ha totalizzato quasi 60mila iscritti, che seguono la protesta attuata dai lavoratori della Vinyls nell’ex carcere di massima sicurezza dell’Asinara.

 

I lavoratori si dicono comunque decisi a proseguire nella lotta “finché vedremo risposte concrete”, come scrivono nel blog aperto su internet .

Nell’ultimo commento postato, Salvatore Azzu, cassaintegrato Vinyls, ripercorre gli ultimi avvenimenti che hanno portato alla cassa integrazione per 120 dipendenti: “Dovremo credere all’ennesimo accordo? No grazie, abbiamo esaurito la fiducia. Rimarremo sull’isola dei cassaintegrati finché agli accordi seguiranno anche il piano industriale del possibile compratore e l’impianto petrolchimico in funzione. Vivere nel carcere abbandonato dell’Asinara, nel frattempo, non potrà essere peggio che stare dietro le sbarre dietro cui ci hanno messo da tempo”.

I lavoratori dell’Equipolymers di Ottana (Nuoro) hanno manifestato solidarietà ai colleghi della Vinyls di Porto Torres. La delegazione di circa trenta lavoratori partiti dal Nuorese sarebbe dovuta arrivare fino all’isola dell’Asinara, ribattezzata “l’isola dei cassaintegrati”, simbolicamente occupata dal 24 febbraio, ma il mare in tempesta glielo ha impedito.

Su Facebook il reality ‘reale’

Benvenuti nell’ ‘Isola dei Cassintegrati’: i lavoratori della Vinyls di Porto Torres, ex Enichem, dal 24 febbraio occupano l’ex carcere dell’Asinara. E lo raccontano sul social network.

 

“Trincerati in un’isola simbolo della più grande Sardegna ormai in crisi profonda, alloggiati in celle non peggiori delle sbarre che governo, regione ed Eni hanno messo loro davanti. Nessuno yacht, billionaire e soubrette su quest’isola, solo la cruda verità di una politica che non dà risposte, e di una società a controllo statale – ENI – che persegue i propri scopi aziendali passando sulle vite di migliaia di famiglie. E, non ultimi, un gruppo di operai coraggiosi che lotta per i propri diritti”.

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