In Gran Bretagna Google ritira foto da Street View, violano la privacy

Google ha ritirato dozzine di immagini di Londra su Street View per evitare denunce di violazione della privacy delle persone fotografate, lo riporta la Bbc.

Street View fornisce foto di strade delle grandi citta’. Lanciato nel 2007 negli Usa, e’ disponibile anche in Italia.

In Gran Bretagna, 24 ore dopo il lancio del programma, Google e’ dovuto intervenire per ritirare alcune immagini giudicate imbarazzanti. Una ritraeva un uomo che usciva da un sex shop, un’altra un ubriaco che vomitava davanti a un pub.

Ora le immagini sono state cancellate e a loro posto c’è un cartello che dice “immagine non più disponibile” anche se secondo la Bbc spostando il cursore avanti o indietro qualcosa si vede ancora.

Intervistato dalla Bbc il portavoce britannico di Google ha detto a chiare lettere che chiuque si trovi a sua insaputa su Street Wiew verrà subito rimosso basta una semplice richiesta.

“Abbiamo milioni di immagini, la percentuale di quelle rimosse è irrisoria”, ha detto Laura Scott di Google alla Bbc. Il fatto che ci siano dei vuoti dimostra quanto siamo stati solerti, ha aggiunto.

Street View è statao lanciato nel maggio del 2007 negli Stati Uniti, ma oggi è visibile anche in Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Spagna, Italia e naturlamente Gran Bretagna. La versione lanciata in Olanda giovedì porta a 9 i paesi coperti dal servizio.

Negli Usa l’uso improprio dei telefonini fa saltare i processi

L’uso improprio di telefoni iPhone e Blackberry, l’invio da parte dei giurati di messaggini Twitter e la pubblicazione di informazioni sul lavoro delle giurie su siti come Facebook, stanno facendo saltare sempre piu’
processi negli Usa. Lo denuncia il New York Times, che in un’inchiesta pubblicata sul sito elenca una serie di processi annullati negli ultimi giorni negli Stati Uniti per violazione delle norme sulle giurie popolari.

Tra i casi citati dal Nyt figura l’azzeramento di un grosso processo federale per narcotraffico in Florida, dopo che quasi tutti i giurati hanno ammesso di aver fatto ricerche su Google, anche durante il processo, servendosi dei loro ‘gadget’ elettronici. Una societa’ edile dell’Arkansas ha chiesto la scorsa settimana di annullare una condanna a un risarcimento di 12,6 milioni di dollari, dopo aver scoperto che uno dei giurati
aveva parlato del processo in corso sul servizio di micro-blogging Twitter.
  
In Pennsylvania, i difensori di un ex senatore dello Stato, Vincent Fumo, hanno chiesto ieri l’annullamento del processo per corruzione al loro assistito, dopo che un giurato ha parlato del dibattimento con gli amici su Facebook.

Secondo il New York Times, il moltiplicarsi dei casi sta creando una vera e propria emergenza, che richiedera’ probabilmente nuove regole di comportamento per le giurie popolari nell’era di Internet.

Su Marte con Google Earth

Mappe storiche, tour guidati e immagini del pianeta a poche ore dallo scatto da oggi a disposizione degli “astronauti virtuali”

Lanciato con Google Earth 5 lo scorso febbraio, dopo appena un mese Marte su Google Earth si arricchisce di nuove, entusiasmanti possibilità per l’esplorazione in 3D del Pianeta Rosso e la comprensione dell’evoluzione degli studi astronomici.

 La versione aggiornata di Marte in Google Earth offre tre nuove, interessantissime opzioni:

Mappe storiche
Gli appassionati di archeologia troveranno le riproduzioni delle mappe antiche del pianeta, disegnate da astronomi come l’italiano Giovanni Schiaparelli e il collega americano Percival Lowell. Gli strumenti per la navigazione e l’osservazione di Marte sono identici a quelli della precedente versione di Google Earth con la possibilita’ di zoomare sull’immagine, cambiare l’inquadratura o ruotare l’intero pianeta con un semplice click del mouse. Come nella precedente versione, si possono leggere articoli geolocalizzati tratti da ‘A Traveler’s Guide to Mars’ sul piu’ grande canyon del sistema solare Valles Marineris, sul vulcano piu’ alto Monte Olimpo e sulla collina del Volto su Marte.
 

In diretta da Marte
Offre le informazioni più recenti sul pianeta grazie alle immagini fornite dalla telecamera THEMIS (http://themis.asu.edu/) della NASA collocata a bordo della sonda Mars Odyssey: per la prima volta chiunque potrà vedere queste immagini nel giro di poche ore da quando sono state scattate. E’ inoltre visualizzabile il percorso orbitale della Odissey
 

Tour
Viaggi guidati tra i segreti di Marte e l’esplorazione di ogni angolo del pianeta in compagnia di due noti divulgatori scientifici: Ira Flatow, conduttore del programma radio Science Friday  e  Bill Nye “The Science Guy”

Una volta scaricato Google Earth sul proprio PC, per accedere basta selezionare “Marte” dal pannello di navigazione per venir trasportati in un volo sul pianeta e accedere a diversi livelli di informazioni, immagini e visualizzazioni del terreno. Gli strumenti per la navigazione e osservazione di Marte sono identici a quelli di Google Earth, con possibilità di zoomare sull’immagine, cambiare l’inquadratura o ruotare l’intero pianeta con un semplice click del mouse.

 

Questa nuova versione di Marte su Google Earth contiene inoltre diversi aggiornamenti alle funzionalità già disponibili al lancio di Google Earth 5. E’ stata ad esempio inclusa una galleria aggiornata di immagini della NASA e dell’ESA e sono state migliorate le funzioni di ricerca per rendere più semplice l’esplorazione delle zone note di Marte.

Come nella precedente versione, si possono leggere articoli geolocalizzati tratti da “A Traveler’s Guide to Mars” sulla Valles Marineris (il più grande canyon del Sistema Solare), sul Monte Olimpo (il vulcano più alto), sul Volto su Marte (la meno nota formazione collinare) e molte altre famose “mete marziane”. E’ possibile seguire i percorsi dei rover che hanno scattato foto della superficie e vedere immagini panoramiche in alta risoluzione.  
 
Per esplorare Marte basta scaricare gratuitamente Google Earth 5.0 all’indirizzo: http://earth.google.it/ o visitare il sito http://earth.google.it/mars/

Google scopre Atlantide. Per poche ore…

Segnatevi questi estremi: 31 15’15.53 Nord, 24 15’30.53 Ovest. In questo punto, a 1000 km dalla costa del Marocco o del Portogallo, sui fondali dell’Oceano Atlantico, potrebbero esserci i resti di Atlantide,a la città descritta da Platone e inghiottita dai mari “in un solo giorno e notte di disgrazia”.
Dopo aver visto l’insolito reticolo ‘portato alla luce’ da Google Ocean, un ingegnere aeronautico britannico, Bernie Banford, non ha avuto dubbi: si tratta di un fondale anomalo, sono i resti di Atlantide, finalmente. Strade, incroci, lungo i quali sorgevano edifici della città fantasma. “Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d’Ercole, c’era un’isola – scrive Paltone – E quest’isola era più grande della Libia e dell’Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori, essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l’isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve”. Una telefonata dell’ingegnere al tabloid The Sun, che non ha perso l’occasione, e la notizia è diventata di dominio pubblico.

Poche ore dopo, però, è stata la stessa Google a raffreddare gli entusiasmi: quella rete di crocicchi che viene visualizzata negli abissi è frutto delle onde sonar lasciate dalle navi che scansionano il fondale.Peccato, ma gli archeogoogle restano lì, a caccia sugli schermi di Earth e Ocean: il motore di ricerca ha già consentito il ritrovamento dei resti di un’antica villa Romana e di un’intera foresta in Mozambico, popolata da specie ritenute estinte o mai viste. Certo, Atlantide resta un’altra cosa. E allora, guardate anche voi: 31 15’15.53N, 24 15’30.53W.

Quattro anni fa nasceva YouTube

Il 15 febbraio del 2005 nasceva YouTube: il sito web che consente la condivisione di video tra i suoi utenti, il quarto portale piu’ visitato nel mondo dopo Google, Msn e Yahoo.

L’idea fu di Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim: tutti e tre dipendenti di PayPal. In pochissimo tempo di attività nel web, YouTube è cresciuto rapidamente e ha ricevuto molta attenzione: oggi rappresenta il sito web con il maggior tasso di crescita.
Tre anni fa l’azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore.
L’azienda di analisi Nielsen/NetRatings ha, inoltre, valutato che il sito abbia circa 20 milioni di visitatori al mese. Lo scopo del portale, che fa uso della tecnologia di Adobe Flash per riprodurre i suoi contenuti, è quello di ospitare solamente video realizzati direttamente da chi li carica, anche se molto spesso contiene materiale di terze parti caricato senzaautorizzazione, come spettacoli televisivi e video musicali. Continua a leggere