Il futuro della scuola? Tecnologia

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Google e Apple sono due recenti casi di investimenti di grandi aziende tecnologiche americane nel settore dell’istruzione. Sono soldi ben spesi: garantiscono ritorno di immagine, incentivano la formazione delle giovani generazioni e consentono di ottenere sgravi fiscali.

(celia guimaraes@viperaviola)

Ghonim, l’eroe egiziano, lascia Google

Il settimanale americano Time lo ha messo al primo posto nell’elenco delle 100 persone più influenti del 2011. Ora il blogger egiziano Wael Ghonim, considerato l’eroe della rivoluzione che ha provocato la caduta del presidente Hosni Mubarak ha detto che lascerà il suo posto di esecutivo per creare una Ong in Egitto

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Scontri a Londra, accuse a Facebook

Contro la riforma della scuola, scoppiano incidenti. “Sul web si incitava alla violenza da una settimana”, denuncia la britannica Sky News: gruppi anarchici hanno utilizzato noti forum e Facebook per incitare alla violenza. Su YouTube gli studenti postano i loro video.

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Gates manda al macero l’università

L’ad di Microsoft crede che qualcosa stia per estinguersi. Non i libri cartacei, come afferma Nicholas Negroponte, ma gli studenti universitari.

Bill Gates è convinto che i giovani adulti in procinto di andare all’università per completare la loro istruzione siano una razza in estinzione. Da sostituire con giovani molto motivati all’auto-formazione.

“Entro cinque anni a partire da adesso sarà possibile trovare sul web le migliori conferenze al mondo”, ha detto Gates durante il dibattito su ‘Techonomy’ a Lake Tahoe, in California. “Sarà meglio di qualsiasi università”, ha aggiunto.

Gates crede che la formazione tradizionale resterà indispensabile fino ai 12 anni e ha lodato le scuole a tempo pieno dove i bambini passano l’80% del loro tempo a imparare qualcosa. Ma l’università deve essere meno legata a un luogo fisico, ha detto Gates, e poi ha chiosato: “Beh, a parte per le feste”.

Nella sua visione, è troppo costoso e troppo impegnativo avere un’istruzione di livello superiore e presto la formazione accademica tradizionale impartita nei college sarà cinque volte meno importante di adesso.

Troppi libri

Uno dei problemi del sistema educativo, secondo Gates, sono i libri di testo. Persino al liceo, un libro di matematica può raggiungere le 300 pagine, “Sono libri giganti, intimidatori. Li guardo e penso: cosa diamine contengono?”, si è chiesto.

“I nostri libri scolastici sono tre volte più voluminosi dei suoi equivalenti in Asia. Un continente dove ci stanno superando sul piano della formazione accademica” . Il problema, afferma ancora Gates, è che “i nostri libri sono fatti su commissione e le cose nuove vengono semplicemente aggiunte all’esistente”.

Per il boss della Microsoft, la tecnologia è l’unica strada per riprendere il controllo dell’istruzione e per diffonderla.

(c.g.)

Il web va dove lo portano i bimbi

Per Nicholas Negroponte, internet dovrebbe essere gratis per tutti, ogni bambino dovrebbe avere il suo portatile. E, sui pericoli della Rete: “Il lato oscuro di internet è non averlo”

 

“Dare un laptop ad ogni bambino afghano costerebbe 1 miliardo di dollari. Vale a dire quanto tre giorni di guerra in Afghanistan”.

Per Nicholas Negroponte, a Roma per la conferenza “Dove ci porta il web?” nell’ambito del Festival delle Scienze, il futuro della Rete sono proprio i bambini, per i quali promuove da quasi vent’anni l’iniziativa no-profit   “One laptop per child”.  Grazie a questo programma sono stati consegnati milioni di portatili nei Paesi più lontani, dall’Afghanistan all’Uruguai, alla Corea, alla Nigeria.

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