Terremoto: anche i social network si attivano

 

Il terremoto ai tempi di Facebook diventa un fatto personale anche per chi non lo vive da vicino. Su Internet e in particolare sui social network, Facebook e Twitter (il micro-blog anche via cellulare), sin dalle prime ore di stamani sono si sono susseguite richieste di notizie su amici e parenti, non solo tra i piu’ giovani. Continua a leggere

Blogger al G20, li invita Gordon Brown

Cinquanta tra i blogger più influenti e interessanti saranno gli occhi e le orecchie multimediali del G20 a Londra. Provengono da 22 Paesi e rappresentano un pubblico globale di 14 milioni di utenti e lettori online. Alcuni sono giornalisti che usano il blog come mezzo per diffondere le idee, altri sono blogger di professione, altri ancora semplici cittadini diventati noti grazie ai loro blog. Il primo portale d’accesso per seguire con loro il G20 è il sito internet www.g20voice.org.

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Seconda ora: Twitter e Wikipedia

Addio ripassi sulle date della Seconda Guerra mondiale; basta test sugli splendori dell’età vittoriana. E’ il Guardian a rivelare l’irruzione del web 2.0 nei programmi della scuola elementare britannica: “Gli studenti studieranno Twitter e blog secondo la riforma della scuola”, titola il quotidiano, che non ha dubbi: è la riforma più radicale della scuola elementare dell’ultimo decennio.
Gli insegnanti avranno maggior libertà nella scelta degli argomenti su cui fare lezione in classe: e potranno esserci ore dedicate a Twitter e Wikipedia, piuttosto che alla familiarizzazione con i blog. 

A saltare, insomma, è uno dei cardini dell’organizzazione scolastica britannica: la maggior libertà nello studio, l’apertura ai nuovi media, non arrivano con le medie, ma vengono introdotte già nelle elementari, negli anni finora deputati all’apprendimento delle nozioni basilari di lingua, grammatica, matematica, storia, geografia. E’la certificazione più eclatante del peso determinante, nella formazione del nuovo cittadino, dei new media: i web-based skills , le conoscenze apprese in rete, cambiano già da ora il modo e i contenuti dell’insegnamento.
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