Scagionato dall’accusa di favoreggiamento Isamu Kaneko, creatore di ‘Winny‘, il programma di file-sharing piu’ popolare del Giappone.
Secondo il presidente del collegio giudicante dell’Alta Corte di Osaka, Masazo Okura, “non e’ possibile dimostrare che il software in questione sia stato pubblicato con l’obiettivo di incoraggiare la violazione del diritto d’autore”.
Nel processo di primo grado, conclusosi nel dicembre 2006 con la condanna di Isamu Kaneko, 39 anni, a pagare una multa di 1,5 milioni di yen (11.500 euro), il ricercatore giapponese era stato riconosciuto responsabile di aver creato consapevolmente uno strumento utilizzabile per diffondere via internet materiale illegale, come film e musica di cui non si detengono i diritti d’autore.
Il programmatore era cosi’ stato messo sullo stesso piano di due utenti di ‘Winny’ che avevano attivamente diffuso materiale pirata attraverso il software. Entrambi sono stati a loro volta condannati.
La tesi difensiva dell’imputato, sostenuta anche in appello, si e’ basata sul concetto di non poter essere ritenuti responsabili per l’utilizzo, legale o meno, che gli utenti possono fare di un dato strumento, di per se’ perfettamente in regola con le norme vigenti.
Il caso Winny’, uno dei software di filesharing tra i piu’ popolari in Giappone e in Asia, aveva creato scalpore come primo esempio in assoluto nel Paese in cui un programmatore era stato accusato e poi giudicato colpevole per gli atti illeciti compiuti da terzi tramite la propria invenzione.
Dai siti internet si puo’ riscontrare che Isamu Kaneko e’ un assistente ricercatore, laureato in ingegneria informatica all’Universita’ di Tokyo, in Giappone.
Il software ‘Winny’, o ‘WinNY’, prende il nome dal popolarissimo ‘WinMX’. Secondo un rapporto dell’Associazione dell’industria discografica giapponese, più di tre milioni di persone hanno scaricato file utilizzando ‘Winny’ in alternativa a ‘WinMX’ , rendendolo il piu’ popolare programma di file-sharing del Giappone.
(c.g.)