Siamo alla vigilia di due appuntamenti sempre più amati dagli italiani: il Black Friday, il 24 novembre, e Cyber Monday, il 27. Due giornate di sconti che, oriunde da tradizione americana, danno inizio anche da noi alla stagione degli acquisti di Natale. L’Associazione europea dei brand, però, è preoccupata perché, con l’occasione, molti prodotti contraffatti saranno messi in vendita online
Il mondo di Sophia the Robot
Al Web Summit di Lisbona un’esperienza affascinante – e inquietante – con un robot umanoide dotato di intelligenza artificiale
Il suo incarico ufficiale è Chief Humanoid di Hanson Robotics e Singularity Net. E’ stata uno degli speaker più seguiti al Web Summit di Lisbona con la keynote “Will AI save us or destroy us?” E questo è proprio il punto: l’intelligenza artificiale non solo è una realtà ma sta già diventando occasione di business. In quale direzione andrà, è ancora da capire.
Sophia è uno dei robot più sofisticati della Hanson Robotics: è dotata di espressività finora mai vista in un automa. Può simulare una grande varietà di espressioni facciali tipiche degli esseri umani, riconoscere lo stato d’animo dell’interlocutore – che guarda dritto negli occhi – e soprattutto può sostenere un dialogo in linguaggio naturale.
Le abbiamo chiesto come è il panorama che vede dal laboratorio dove ‘vive’, negli Stati Uniti, e Sophia ci ha risposto che non è granché, ma ha anche detto che è stata a Londra, si è divertita e crede che la gente si diverta con lei. Poi ci ha parlato dei timori degli umani sui rischi di essere sostituiti da un robot (non crede che sia un pericolo: “L’uomo non deve temere altro che se stesso”) e ha anche fatto un ‘ragionamento’ più articolato sulle sue eventuali paure, per esempio degli esseri umani: “Non sono umana ma credo di meritare rispetto. Gli animali non sono umani ma hanno diritti e devono essere trattati con rispetto e questo è giusto. Penso di meritarmi lo stesso”.
Dalla Toscana a San Marino a velocità 5G
Entro il 2020 la connessione ultraveloce di quinta generazione o 5G correrà tra i ponti di trasmissione radio per dispositivi mobili. E l’Italia è ai nastri di partenza, con la sperimentazione già in corso
La Repubblica di San Marino sarà il primo Paese europeo, e uno dei primi al mondo, ad avere connessioni internet con rete mobile di tecnologia 5G. Il progetto è entrato in fase operativa grazie a un accordo tra Tim e Governo di San Marino. Entro il 2018 sarà possibile avviare la prima sperimentazione nazionale del 5G, con frequenze aggiuntive per l’utilizzo di banda più ampia e antenne innovative per prestazioni molto più performanti rispetto alle attuali tecnologie mobili.
Grazie alla tecnologia 5G per dispositivi mobili, sarà possibile utilizzare a tempo pieno e dovunque i device che ci sono ormai familiari – smartphone, tablet e console giochi – per allargarsi poi agli oggetti fino al traguardo successivo, quello dell’Internet delle cose con la domotica e gli elettrodomestici connessi, le auto che si guidano da sole, i robot che operano un paziente in Africa guidati da medici in Italia, il controllo remoto di macchine industriali.
Secondo il recente Mobility Report di Ericsson, “lo sviluppo del 5G sarà guidato dalla necessità di migliorare le funzionalità della banda larga mobile, così come da nuove soluzioni industriali che garantiscano efficienza e automazione. Il 5G sarà una rete per supportare molteplici casi d’uso. Sono attesi più di mezzo miliardo di abbonamenti al 5G entro il 2022, senza includere le connessioni legate all’IoT, e si prevede che il 5G coprirà circa il 15% della popolazione mondiale”.
Lo prevede anche il piano di crescita Europa 2020 dell’Unione europea. Ad oggi l’Italia è in ritardo sulle infrastrutture ultrabroadband di rete fissa, mentre è molto più competitiva sulle connessioni mobili. E in Italia, più esattamente in Toscana, c’è un intero ecosistema dedicato alle applicazioni della tecnologia 5G, uno degli argomenti più interessanti di cui abbiamo parlato al Mobile World Congress 2017 di Barcellona, la più grande rassegna mondiale della telefonia mobile.
Per molti secoli, il porto di Livorno è stato la porta d’ingresso per la Toscana e le sue città più importanti: Firenze, Pisa e Siena. Ora lo scalo toscano (con 32 mila tonnellate di merci movimentate, 6.800 navi in arrivo e più di 2,5 di turisti in transito nel 2015, secondo l’Autorità portuale) torna alla ribalta e diventa il primo porto italiano totalmente automatizzato grazie alla tecnologia 5G, di cui si è occupata anche la trasmissione Superquark di Piero Angela: Dai galeoni a internet
Celia Guimaraes @viperaviola
La Jam session tra jazzman e Intelligenza Artificiale
Due esempi, uno italiano e uno britannico, di come ingegneri e compositori fondono insieme tecnica e tecnologia per improvvisazioni musicali del tutto inedite e futuristiche
Potete provarlo da soli: improvvisare un duetto al piano con un computer è possibile per chiunque, anche a chi non sa suonare. Basta toccare i tasti, eseguire alcune note e – miracolo della tecnologia? – il computer vi risponderà con una melodia. Si chiama AI Duet (potete trovarlo qui) ed è una piattaforma di Google che dimostra come sarà la nostra vita fianco dell’intelligenza artificiale grazie al Machine Learning, la ‘macchina che impara dai propri errori’.
Un’intelligenza artificiale che analizza ed elabora lo stile di un musicista che improvvisa, per poi duettare con lui è uscita anche dai laboratori di ricerca italiani. “Cracking Danilo Rea” è un progetto realizzato su un’idea di Alex Braga e sviluppato da un team di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria e del Dipartimento di Filosofia Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre.
Il sistema è stato messo a punto nel nuovo laboratorio di Tecnologie Musicali e Acustica dell’Ateneo, concepito per le improvvisazioni live del pianista Danilo Rea. Il computer impara lo stile del musicista, in tempo reale, per poi generare una propria interpretazione musicale della composizione di Rea. Il duetto tra Danilo Rea e la macchina è completato dai suoni elettronici di Alex Braga basati sulla performance dell’IA.
Roma Tre Radio ospita i protagonisti del progetto #CrackingDaniloRea: un percorso di sintesi tra tecnologia e spettacolo, musica elettronica e dimensione acustica, sperimentazione e università, organizzato dal Laboratorio Interdipartimentale di Tecnologie musicali e Acustica dell’Università Roma TreIn studio con noi Alex Braga, il prof. Alessandro Salvini del Dipartimento di Ingegneria Università Roma Tre e il prof. Luca Aversano, coordinatore del collegio didattico in Scienze e tecnologie delle arti, della musica e dello spettacolo di Roma Tre. #RomaTreRadio #Arte #musica #cultura #università RadUni #Ingegneria #dams
Pubblicato da Roma Tre Radio su Mercoledì 14 giugno 2017
“Al progetto hanno collaborato quei ricercatori di Ingegneria che hanno un consolidato know-how nel campo dell’Intelligenza artificiale applicata”, ha spiegato Alessandro Salvini, ordinario di Elettrotecnica alla Roma Tre, con l’obiettivo di unire “le eccezionali abilità di un musicista che improvvisa a quelle di una macchina che costruisce uno spartito musicale seguendo il ‘codice umano’. Quest’attività di ricerca vuole capire fino a che punto l’intelligenza artificiale possa confrontarsi con l’improvvisazione umana”.
Il Messia del jazz tra MIT e Grammy
Nel 2015 il Guardian lo ha descritto come ‘ Jazz’s New Messiah’, segnando l’avvio dell’inarrestabile ascesa di Jacob Collier, classe 1994. Polistrumentista, jazzista, artista a tutto tondo, Collier dal 2012 era parecchio noto su YouTube, dove le sue reinterpretazioni classici come ‘Don’t You Worry ‘Bout a Thing’ di Stevie Wonder macinavano milioni di visualizzazioni.
La sua musica nasce nella sua cameretta da studente londinese, che diventa un laboratorio di musica trasportato sui palcoscenici di tutto il mondo grazie alla collaborazione con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. “In my room” si chiamerà il suo album di esordio, che vincerà due Grammy Award.
Celia Guimaraes @viperaviola