Steve Jobs si dà ai giochi cinesi?

Apple non conferma, ma l’azienda in vendita sì: Cupertino sta negoziando l’acquisto di Handseeing, società cinese specializzata in giochi online. Sarebbe la prima acquisizione della Apple in Cina.

La Apple sta definendo l’acquisto della Handseeing Information Technology, una società cinese specializzata nella realizzazione di giochi online e altre applicazioni internet. La notizia, non confermata da Cupertino, è stata resa nota dall’agenzia Nuova Cina.

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Google in Cina, con censura

Rinnovata la licenza ad operare tramite la società che, a Pechino, gestisce il motore di ricerca. Ma i limiti sono chiari: il rispetto della legge locale e la ‘supervisione’ del governo cinese.

La Cina ha confermato il rinnovo della licenza alla Beijing Guxiang Information Technology Co. Ltd, la società attraverso cui opera Google nel Paese.

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Francia e Olanda contro la censura sul web

Un codice di condotta per le aziende hi-tech che trasferiscono prodotti in Paesi autoritari: questo l’obiettivo del gruppo interministeriale franco-olandese per la libertà d’espressione su internet. Nel mirino, Cina, Iraq, Birmania. Ma anche colossi come Siemens, Nokia, France Telecom.

 

La difesa della libertà d’espressione su internet è una preoccupazione prioritaria per Francia e Olanda, che si sono unite nel chiedere alle aziende specializzate in tecnologia di non collaborare con Paesi autoritari. I due Paesi stanno preparando un incontro a livello ministeriale per il prossimo ottobre.

L’obiettivo è quello di stabilire le linee guida per le compagnie che producono alta tecnologia, che potrebbe essere utilizzata per reprimere la democrazia sul web. L’uso dell’innovazione tecnologia per favorire la censura in rete è focalizzata soprattutto in Iran e Cina.

Il premio Nobel per la pace, l’iraniana Shirin Ebadi, ha accusato il gigante tedesco Siemens e la compagnia finlandese Nokia di fornire all’Iran la tecnologia necessaria per reprimere il dissenso. Jean-Francois Julliard, dell’associazione Reporters Sans Frontieres (RSF), ha accusato il provider francese Alcatel di vendere tecnologia al Myanmar, ex Birmania, e la Cisco Systems di cedere degli encoder alla Cina.

”Ci sarebbe anche da sollevare questioni sulla responsabilità della France Telecom, che è azionista degli operatori di Marocco e Tunisia, dove l’informazione su internet e tutt’altro che libera”, ha aggiunto Julliard.

Sostegno ai dissidenti

“Dobbiamo sostenere i cyberdissidenti come abbiamo sostenuto i dissidenti politici”, ha detto a Parigi il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, poco prima dell’apertura della prima sessione del gruppo pilota formato da Stati, imprese e Ong, incaricato di definire un quadro per la libertà d’espressione sul web.

“L’Iran ha bloccato dei siti e dei sociali network”, ha accusato da parte sua il capo della diplomazia olandese, Maxime Verhagen, sottolineando come questa censura sia una “violazione dei diritti umani”.

Rsf denuncia: 120 bloggers perseguitati
Per la prima volta dalla comparsa di Internet, nel 2009 Reporters sans frontières ha registrato almeno 120 casi di bloggers, cyber-dissidenti ed utenti internet imprigionati per aver espresso sul web le proprie opinioni.

Questa cifra, spiega l’associazione, illustra la repressione che imperversa contro la rete in una decina di Paesi. Molti Stati hanno adottato una politica di criminalizzazione assoluta nei confronti dell’espressione online. Il documento può essere consultato online.

(c.g.)

Foxconn accusa: suicidi per avere indennizzi

Continua la politica del bastone e carota alla Foxconn, produttrice di componentistica elettronica per Apple, Sony e Dell. Per fermare l’ondata di suicidi tra i dipendenti, prima chiede un impegno scritto a non uccidersi, poi aumenta gli stipendi. E ora decide di non pagare più indennizzi alle famiglie dei suicidi.

La Foxconn, multinazionale di Taiwan con fabbriche in Cina, alle prese con un’ondata di suicidi dei dipendenti, ha deciso che  non pagherà più indennizzi alla famiglie di chi si è tolto la vita, per scoraggiare nuovi suicidi.

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