Era nato soltanto il mese scorso, con un sistema semplice e geniale per scaricare file mp3. Ma Mulve ha avuto vita brevissima. Il suo creatore è stato arrestato senza preavviso dalla polizia britannica. Subito dopo gli amministratori hanno deciso di chiudere il sito. “Non abbiamo intenzione di combattere”, hanno dichiarato saggiamente.
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Mulve sfida le major
Una piccola applicazione fa tremare l’industria discografica internazionale. Mulve non è un peer-to-peer come Napster, non richiede l’installazione di un programma, ha un catalogo di oltre 10 milioni di brani, la velocità di scaricamento è sorprendente. La Riaa (la Siae americana) ha già messo in campo gli avvocati.
Nokia World: we’re back!
Nuovi prodotti – N8, C6 e C7, e il già annunciato E8 -, nuova piattaforma Symbian 3 e un obiettivo da raggiungere: vendere 50 milioni di smartphone, portando via utenti ai competitor, Google e Apple in testa. Ma c’è qualcosa che non va nel regno finlandese: un viavai di top manager proprio mentre punta alla ripresa di quote di mercato.
Banda larga per tutti, un diritto. In Finlandia
Per tutti i cittadini deve essere garantita la connessione minima a 1 Mb, ad un prezzo ‘ragionevole’. Ma secondo il ministero delle Comunicazioni, la maggior parte delle abitazioni finlandesi è già dotata di questi standard.
Il governo finlandese ha reso un “diritto legale” l’accesso a Internet per tutti gli oltre cinque milioni di cittadini del Paese, a partire da oggi. Secondo il ministero per le Comunicazioni, “una connessione a banda larga di alta qualità a un prezzo ragionevole è un diritto elementare”.
Caccia ai pirati britannici
Dopo la legge Hadopi in Francia, anche la Gran Bretagna ha approvato il suo progetto di legge antipirateria, il Digital Economy Bill. Mentre la Spagna va nella direzione opposta
La legge, che ha avuto l’appoggio anche del partito conservatore, prevede che siano gli internet service provider ad intimare agli utenti del peer to peer di interrompere la loro attività, mentre sarà l’Ofcom (l’authority delle comunicazioni) a decidere se sospendere le connessioni.
La normativa impone il blocco dell’accesso a siti web che contengono contenuti illeciti e che forniscono link a contenuti illeciti.