Task force italo-americana contro il cybercrime

Polizia e Servizi segreti Usa sono i protagonisti dell’European Electronic Crime Task Force. Il software è targato Poste italiane, sempre più orientata al settore della sicurezza in Rete. La sede è a Roma

“La cybersecurity è oggi una priorità sociale ed economica, ed è al centro di tutte le agende governative. Con questo accordo strategico con il Secret Service americano e la Polizia di Stato mettiamo a fattor comune i risultati della nostra capacità di creare innovazione, soprattutto nella comunicazione elettronica. Abbiamo dato così impulso alla creazione di una istituzione mondiale di eccellenza al servizio di tutti”. Lo ha detto Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste italiane.

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Social network & effetti collaterali

I fatti nostri in pasto a chiunque: un manuale del Garante per la privacy insegna la riservatezza su siti e blog. Prima regola, pensare prima di pubblicare

“Come tutelare la propria privacy ai tempi di Facebook, MySpace & Co.? Come difendere la propria reputazione, l’ambiente di lavoro, gli amici, la famiglia, da spiacevoli inconvenienti che potrebbero essere causati da un utilizzo incauto o improprio degli strumenti offerti dalle reti sociali?”

La domanda è pertinente e parte da chi è chiamato a difenderci da intrusioni e visibilità indesiderata, il Garante per la protezione dei dati personali. Ma se ad attentare alla nostra privacy siamo noi stessi?

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Pedofilia: boom di “orchi” sul web

Secondo l’Osservatorio di Telefono Arcobaleno cresce in Europa la pedopornografia. Sempre più numerosi i contatti on line e la giustizia fatica a tutelare la sicurezza in rete.

Oltre 36.000 bambini sono stati scambiati in internet 20 miliardi di volte per alimentare il turpe mercato della pedofilia on line. Il 42% ha meno di 7 anni e il 77% meno di 9 anni.

Sono i dati sulla pedopornografia sul web che emergono dal 13/mo rapporto dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno, resi noti alla vigilia della giornata Europea per la sicurezza in rete.

“La pedofilia on line – afferma il presidente e fondatore dell’organizzazione Giovanni Arena – è un mercato che non conosce crisi : è formalmente illegale ma di fatto libero. I clienti restano pressoché impuniti per la lentezza dei processi e le giovani vittime rimangono stritolate tra i meccanismi farraginosi di una giustizia che fatica a dare risposte”.

Telefono Arcobaleno, in 13 anni ha effettuato 228.079 segnalazioni, con punte di oltre 300 in un solo giorno che nell’84% dei casi hanno portato alla chiusura dei siti nel giro di 48 ore.

Particolarmente aggressiva, in questo ultimo anno è risultata la presenza di ben 7.639 siti legati al pedobusiness che fanno parte di una galassia ben più vasta di 42.396 siti a contenuto pedopornografico.