Fermare Wikileaks ad ogni costo

Le polemiche negli Stati Uniti su Wikileaks e il suo fondatore Julian Assange non accennano a placarsi. Marc Thiessen, in un durissimo editoriale sul Washingont Post, sostiene che il sito “va fermato“ e Assange “consegnato alla giustizia”. La pubblicazione di documenti “riservati”, infatti, sarebbe “una violazione dell’Espionage Act”, e fornirebbe “un supporto materiale al terrorismo”. Dal ‘Guardian’ e dal ‘Time’ le repliche più accese.

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BlackBerry in caduta libera

Apple e Google, con iPhone e Android, erodono in un anno il 15% delle quote di mercato dello smartphone Rim. Colpa delle applicazioni, sempre più sofisticate nei concorrenti del BlackBerry. Che starebbe per adottare un nuovo sistema operativo, sostiene il Nyt.

Non serve la palla di vetro per capire che il futuro di Rim (Research in Motion), la società canadese che produce i BlackBerry, non sarà roseo, sostiene il New York Times.

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Jobs e la ricetta della felicità

‘Non siamo perfetti’. Steve Jobs scherza su quello che lui stesso definisce l’Antennagate dell’iPhone 4, chiede ‘scusa’ ai clienti che hanno riscontrato problemi e offre la soluzione: bumper gratis per tutti quelli che lo vorranno e rimborsi nel caso fossero insoddisfatti. Tiene il titolo Apple in Borsa a New York: la soluzione proposta è piaciuta ai mercati.

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Gibson chi?

Un sito mette online le registrazioni audio in cui l’attore premio Oscar si lancia in insulti a sfondo razzista e volgarità sessuali contro l’ex fidanzata. E Hollywood prende subito le distanze da ‘Braveheart’.

Una clip audio di due minuti in cui Mel Gibson, durante una discussione, insulta e chiama la sua ex-fidanzata una “p***” che merita di finire violentata da “n***” potrebbero essere le ultime brutte battute che il pubblico ascolta dall’attore.

Hollywood non tollera il razzismo e Mel, perdonato una prima volta nel 2006 dopo essersi scusato per una frase antisemita, questa volta rischia di chiudere davvero con il cinema americano.

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Eva e la mela (morsicata) fashion

L’iPad, perfetto compagno per la femmina aggiornata di mezza età. Lo si acquista per feticismo, mette alla prova la nostra tempra anticonsumista. Insomma, alle donne, fin dai tempi di Eva, la mela piace.

http://www.rainews24.it/ran24/clips/2010/06/ipad-guimaraes.flv

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per interesse o per devozione alla causa di Jobs, le celebrità del piccolo e del grande schermo si fanno spesso vedere con gadget marchiati Apple. Eppure si tratta di prodotti di massa, venduto in milioni di pezzi in tutto il mondo. Che sia così importante avere lo stesso cellulare di Paris Hilton?

Da più di vent’anni film e telefilm sono pieni zeppi di prodotti ‘made in Cupertino’, non già come corredo o arredo, ma in veste di veri e propri protagonisti. Tutta abilità di Steve Jobs a percorrere i tempi o tutto frutto di sapiente marketing?