Nasce Google Ventures che finanzierà società innovative

Google ha annunciato di aver lanciato una propria società di venture capital che finanzierà “potenziali start up”.

Google Ventures, questo il nome della nuova divisione del più popolare motore di ricerca al mondo, investirà 100 milioni di dollari nel suo primo anno di vita “in società giovani e promettenti” del mondo di internet, ma anche in quelle che si occupano di software, biotecnologia, nano-tecnologia e robotica,

ha detto il direttore generale della nuova società, Bill Maris, aggiungendo che “non si escludono altri settori” d’investimento.

Secondo Maris, la recessione economica attuale non impedirà ad aspiranti imprenditori “di partorire progetti che possono trasformasi in solide aziende”, prendendo ad esempio la stessa Google che decollò proprio in un momento di crisi.

La presentazione dei progetti, massimo tre pagine o venti slides, spiega Google, deve essere spedita, all’indirizzo mail ventures@google.com.

Hacker cinesi violano computer in 103 paesi: sotto controllo anche il Dalai Lama

La ricerca compiuta da esperti canadesi svela l’attacco di hackeraggio su più vasta scala finora mai realizzato.

Una vasta rete di spionaggio elettronico si è infiltrata nei computer in un centinaio di Paesi rubando documenti governativi e rovistando negli archivi di uffici privati in tutto il mondo. Anche le sedi del Dalai Lama in esilio sarebbero state violate, hanno concluso ricercatori canadesi.

L’operazione, battezzata GhostNet, ha individuato l’origine dell’attacco informatico in Cina ma i ricercatori hanno precisato di non poter affermare al cento per cento che il governo di Pechino sia coinvolto.
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Seconda ora: Twitter e Wikipedia

Addio ripassi sulle date della Seconda Guerra mondiale; basta test sugli splendori dell’età vittoriana. E’ il Guardian a rivelare l’irruzione del web 2.0 nei programmi della scuola elementare britannica: “Gli studenti studieranno Twitter e blog secondo la riforma della scuola”, titola il quotidiano, che non ha dubbi: è la riforma più radicale della scuola elementare dell’ultimo decennio.
Gli insegnanti avranno maggior libertà nella scelta degli argomenti su cui fare lezione in classe: e potranno esserci ore dedicate a Twitter e Wikipedia, piuttosto che alla familiarizzazione con i blog. 

A saltare, insomma, è uno dei cardini dell’organizzazione scolastica britannica: la maggior libertà nello studio, l’apertura ai nuovi media, non arrivano con le medie, ma vengono introdotte già nelle elementari, negli anni finora deputati all’apprendimento delle nozioni basilari di lingua, grammatica, matematica, storia, geografia. E’la certificazione più eclatante del peso determinante, nella formazione del nuovo cittadino, dei new media: i web-based skills , le conoscenze apprese in rete, cambiano già da ora il modo e i contenuti dell’insegnamento.
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La Cina spegne YouTube

La Cina non ha paura di internet, assicura il ministero degli Esteri di Pechino. Ma resta il fatto che Youtube è di nuovo inaccessibile ai visitatori cinesi dalla tarda serata di lunedì. La pagina iniziale del popolare sito di videosharing non si apre, oppure invia un messaggio di errore, tanto a Pechino, che a Shanghai o in altre città del Paese. 
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