Nokia contro Apple contro Nokia contro…

Un’altra denuncia. Sembra un racconto circolare alla Garcia Marques la vicenda delle azioni legali avviate dai due big, l’uno contro l’altro, per presunte violazioni di brevetti. Nel mirino, in particolare, i copyright di smartphone e tablet. Non manca l’ex manager finlandese che afferma: “Abbiamo inventato noi il cellulare touchscreen nel 2004, non l’hanno voluto”.

Apple ha avviato ancora un’azione legale contro Nokia in Gran Bretagna per violazione di brevetti, riporta l’agenzia di Bloomberg.

I due colossi dei cellulari si danno battaglia a colpi di querele da molti mesi. Ecco, in sintesi, alcune delle tappe:

5 maggio 2010. Nokia fa causa ad Apple presso la Corte Distrettuale Federale del Distretto Occidentale del Wisconsin, negli Stati Uniti, accusandola di aver utilizzato alcuni dei propri brevetti sulle tecnologie utilizzate per l’iPhone e l’iPad.

I titoli della casa di Cupertino crollano subito a Wall Street: -5%. Si tratta di cinque brevetti, fa sapere Nokia, che riguardano tecnologie utili a migliorare la trasmissione di voce e dati, allla geolocalizzazione e a ridurre lo spazio delle componenti elettroniche, permettendo di produrre dispositivi più piccoli e compatti.

“Queste innovazioni brevettate sono importanti per il nostro successo – specifica la casa finlandese in una nota – perché ci consentono di migliorare le performance e il design dei nostri prodotti”.

11 Dicembre 2009. La Apple ha deciso di portare in giudizio la Nokia per aver sfruttato illegalmente il brevetto del software dell’iPhone. La casa di Cupertino, nel comunicato in cui annuncia la notizia, non specifica però quali sono le tecnologie o le applicazioni del colosso finlandese in cui ci sarebbe stata la violazione del copyright.

“Le altre compagnie devono competere con noi inventando proprie tecnologie, e non rubando le nostre”, ha commentato il vicepresidente di Apple, Bruce Sewell.

Il nonno dello smartphone touchscreen

Nokia avrebbe creato un prototipo di smartphone con grande schermo ‘touchscreen’ pensato per connettersi a Internet già nel 2004 – tre anni prima che Apple portasse nei negozi l’iPhone – ma avrebbe rinunciato al progetto per paura di un flop.

La rivelazione, oggi dal New York Times, arriva da un ex impiegato dell’azienda finlandese, Ari Hakkarainen. I manager della compagnia temevano un costoso flop, e decisero di non andare avanti.

“Erano i primissimi tempi, nessuno sapeva niente sul potenziale del touchscreen”, ha detto Hakkarainen. “In più era un dispositivo costoso da produrre, per cui c’erano più rischi per Nokia. Così il management ha fatto come al solito: ha ucciso il progetto.

Col senno di poi…

(celia guimaraes)

Blackberry avrà il suo Blackpad

Un nuovo protagonista nella ‘guerra dei tablet’. Dopo l’iPad e il Galaxy Tab, arriva la ‘tavoletta’ della canadese Research in Motion (che per ora non conferma). Ma secondo il Wall Street Journal, sarà in vendita a Natale. Avrà 7 pollici, due fotocamere e funzionerà sfruttando la connessione via bluetooth del Blackberry.

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Come si dice ‘brevetto’ in cinese?

Le domande di registrazioni di brevetti internazionali sono in calo in tutto il mondo, ma non in Cina. E vanno benissimo soprattutto le richieste di copyright per nuovi applicativi e software. In testa le potenti Zte e Huawei, che producono il 90% delle internet keys e sono sospettate di dumping. L’America si difende grazie a Apple e Microsoft.

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WikiLeaks, la sfida continua

Con oltre un anno di ritardo, la stampa belga si è accorta che il sito ha pubblicato gli atti del processo al ‘mostro di Marcinelle’, che si è tenuto a porte chiuse nel 2004. Il sito rende noti oltre 1.200 documenti, che contengono dati personali – nomi e indirizzi – di persone innocenti coinvolte temporaneamente nell’inchiesta.

WikiLeaks, che recentemente ha reso pubblici i documenti dell’intelligence Usa sulla guerra in Afghanistan, scatenando indignazione e richieste di censura preventiva, continua la sua sfida, annunciando a breve la pubblicazione di un documento della Cia.

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